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Palio del Golfo: al Ministro Musumeci il riconoscimento di "Borgataro ad Honorem" In evidenza

Il Ministro Musumeci ha riconosciuto al Palio del Golfo il valore culturale e identitario per La Spezia, Lerici, Porto Venere, le 13 Borgate e la Comunità tutta.

Nel corso della presentazione del 99° Palio del Golfo è stato conferito al Ministro del Mare Nello Musumeci il riconoscimento di "Borgataro ad Honorem" con la seguente motivazione:

"Menzione come Borgataro ad Honorem al Ministro del Mare Senatore Nello Musumeci perché ha riconosciuto al Palio del Golfo della Spezia il valore culturale e identitario per la Liguria, La Spezia, Lerici, Porto Venere, le 13 Borgate e la Comunità tutta. Come Ministro ha avuto modo di sottolineare, il Palio del Golfo rappresenta il paradigma dell'identità di tutto il nostro Paese che nel mare e nella cultura marinaresca trova quell'elemento che ha plasmato le civiltà e che attraverso il passaggio di testimone da padre in figlio tiene vive le tradizioni più radicate. Per questo promuovere il Palio del Golfo aiuta a promuovere tutta l'Italia".

L'idea di questo riconoscimento nasce dall'incontro che si è svolto lo scorso anno presso la Camera dei Deputati, con i rappresentanti delle Borgate, su iniziativa dell'Assessore al Palio On. Maria Grazia Frijia e del Sindaco Peracchini.

In quell'occasione il Ministro ha apprezzato il lavoro svolto per tenere viva la tradizione del Palio, ha offerto il patrocinio del suo Ministero e ha promesso di partecipare alle celebrazioni per il centenario nel 2025.

Il Ministro si è detto onorato del riconoscimento ricevuto. Queste le sue parole:

"Sono io che devo ringraziare voi per la forza, la tenacia, la costanza, la perseveranza, la coerenza che avete dimostrato nel tenere viva questa tradizione, della quale io mi sono innamorato.

Tenere in vita una tradizione significa il più grande atto d’amore che si possa compiere per la propria città, ogni volta è un omaggio a chi non c’è più, a coloro che da generazione in generazione hanno trasmesso questa passione e senso di appartenenza che si chiama con una sola parola, identità. Quando un popolo annacqua la propria identità, diventa fragile e vulnerabile, finisce per non ricordare da dove viene e non sa dove deve andare. Ecco perché queste iniziative vanno sostenute e incoraggiate dal Governo.

Sono contento davvero che abbiate pensato a me come nuovo borgataro, sono onorato. Questo riconoscimento mi rende orgoglioso, mi fa sentire un pò cittadino di Spezia. Io vengo da una città di mare, Catania, e questo legame ideale tra una città del nord e una del sud, non progettato, diventa una testimonianza concreta di come il senso comunitario e unitario di noi Italiani venga consacrato pur nella diversità, anzi è la diversità che diventa ricchezza tra popoli con culture e origini diverse. Questa ideale unione tra nord e sud, tra spezzini e catanesi, mi rende davvero orgoglioso.

Lavoriamo davvero con grande impegno al centenario, cento anni significano la solidità di una cultura che nel tempo, con mode incalzanti, non è venuta meno e non diventerà fragile. Più che moda io voglio pensare ad uno stile di una città che ha voluto preservare la propria memoria, affidandosi ad una sana competizione sul mare.

Terrò questo vostro riconoscimento nel mio studio, affinché i miei figli e nipoti possano tenere viva la memoria quando non ci sarò più. Questo riconoscimento è un atto non meritato, ho fatto solo il mio dovere come fa ogni Ministro, ma mi onora e mi inorgoglisce. Significa che il mare diventa ancora una volta il luogo dove ci si incontra, in cui si consolidano rapporti, il mare unisce quello che l’egoismo dell’uomo divide. Sono accanto a voi, mi prenoto per il prossimo anno come promesso.

Lavoreremo con le Poste Italiane perché in occasione del centenario possa essere emesso un francobollo che suggellerà il centenario, perché l’emissione filatelica sia un’ulteriore occasione per ricordare una ricorrenza che non è solo una vuota data, ma è pregna di un significato culturale, umano, economico, identitario, alimentato di orgoglio, perché l’orgoglio è la miscela che ci consente di rialzarci quando cadiamo per colpe non nostre.

Se tutti i giovani di oggi provassero l’orgoglio dell’appartenenza e della propria provenienza e rafforzassero il senso della propria identità per rapportarsi con le identità degli altri popolo, forse l’Italia potrebbe guardare al futuro con maggiore ottimismo. Voi siete la prova concreta, voi siete il carburante per alimentare questo ottimismo che speriamo possa diventare sana contaminazione".

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