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Firmato l’accordo di collaborazione per l’insegnamento dell’italiano ai richiedenti protezione internazionale In evidenza

di Marina Lombardi – L'accordo amplierà l'offerta formativa per un numero maggiore di persone. Seguirà anche un nuovo progetto dedicato alle donne. 

Firmato oggi il nuovo accordo di collaborazione tra Prefettura, CPIA e CAS gestori nella provincia per l’insegnamento della lingua italiana ai richiedenti asilo.

“Un piccolo passo ma estremamente importante e necessario – ha affermato la Prefetta della Spezia Maria Luisa Inversini – per avviare un processo di integrazione minimale. La lingua è lo strumento indispensabile per conoscere le regole e approcciarsi alla società”.

L’accordo per la formazione linguistica dei richiedenti protezione internazionale ospitati nei Centri di Accoglienza della provincia della Spezia crea una rete di collaborazione tra la Prefettura, il CPIA della Spezia “Alberto Manzi” (Centro provinciale istruzione per adulti) e gli Enti gestori dei Centri di Accoglienza della provincia. Il fine è quello di predisporre un percorso scolastico per i richiedenti con l’obiettivo di sviluppare un’autosufficienza, come primo passo per entrare a far parte della società a tutti gli effetti.

Il CPIA fornisce dal 2015 un percorso di alfabetizzazione fino al livello A2 che si è evoluto ora anche al livello B1 grazie a nuovi finanziamenti e disponibilità di organico fornita anche dal supporto del provveditorato agli studi. “Abbiamo rapporti di estrema collaborazione con tutti gli enti che accolgono – ha spiegato il dott. Andrea Minghi, dirigente scolastico CPIA - qui si tratta di consolidare la collaborazione e trovare per ogni struttura un referente. Con questo protocollo cerchiamo insieme di trovare la strada migliore per migliorare il loro apprendimento”.

Il CPIA della Spezia, che conta in tutto 1600 iscritti, di cui circa 500 sono richiedenti della protezione internazionale, dopo un interno anno, quello passato, senza ricevere finanziamenti specifici riesce oggi ad ampliare la propria offerta formativa “riusciamo ad inserire nuove persone - in estrema difficoltà perché i numeri sono tanti -  ma siamo ora in forma di convenzione con Regione Liguria per il Progetto Fami (fondo asilo migrazione e integrazione) grazie al quale possiamo migliorare il nostro servizio”.

Seguirà prossimamente anche l’inizio di un nuovo progetto dedicato alle donne migranti, che rientra anch’esso all’interno della collaborazione con il CPIA che verrà realizzato grazie a fondi messi a disposizione dalla Fondazione Carispezia.

“Abbiamo pensato di ideare un corso che unisse lo studio della lingua italiana ad una professione compatibile con le esigenze delle donne straniere utile anche al mondo produttivo spezzino – ha spiegato la Prefetta – ad esempio un corso per cameriere di piano. La Confartigianato ha già avuto 27 adesioni e si farà la selezione (indicativamente per 15 persone al momento). È una sfida che vogliamo intraprendere per valorizzare queste donne e dare una corsia ulteriore per ampliare i loro orizzonti”.

Sottolinea infine “il passaggio dalla Prefettura è finalizzato al lavoro regolare per tutelare entrambe le parti”. Il progetto riguarderà in particolare donne, madri e mogli di persone già regolarmente soggiornate in Italia.

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