Sconti sulla TARI per tutte le aziende e ristoratori che aderiranno all’iniziativa promossa da Fipe-Confcommercio, Comune della Spezia e Buon Mercato per contribuire a ridurre gli sprechi alimentari.
L’azione di aderire all’iniziativa ha un duplice risvolto, oltre agli sconti sulla bolletta si potrà infatti aiutare chi ha bisogno grazie alle donazioni di cibo, che andrebbe sprecato, alle associazioni che si occupano di volontariato e giustizia sociale.
L’iniziativa è rivolta a tutte le aziende del territorio provinciale spezzino e fa seguito alla campagna di Fipe a livello nazionale: basata su uno studio dell’Università di Bologna, promuove innanzitutto la pratica del portare a casa gli avanzi dei pasti non consumati al ristorante, il cosiddetto “rimpiattino” o “doggy bag” come primo step della campagna di sensibilizzazione.
Dalla ricerca di Unibo è emerso infatti che a livello nazionale, solo il 15,5% dei cittadini porta a casa il cibo avanzato, nonostante la maggioranza dei ristoranti (91,8%) sia attrezzata per l’asporto parziale. Percentuale che scende all’11,8% per il vino. Emerge anche che tra i consumatori cresce la consapevolezza della necessità di ridurre gli sprechi alimentari: il 74% è infatti favorevole alla possibilità di portare via il cibo non consumato, e per il 22% è importante considerare l’opzione nella scelta del ristorante.
“Spezia e una città accogliente e ospitale – ha affermato Eloisa Guerrizio, Presidente di Buon Mercato, l’associazione nata nel 2011 che dialoga con enti, associazioni, istituzioni che hanno la visione della povertà sul territorio spezzino – ci sono tante associazioni che coprono dalla colazione alla cena”. Riferendosi in particolare a “Le colazioni col sorriso” che mette a disposizione anche docce e armadietti; la mensa di Gaggiola per il pranzo, e la Missione duemila per la cena. Tutte realtà spezzine che forniscono cibo anche a persone in difficoltà (ad esempio con utenze staccate) che ritirano cibo per portarlo a casa.
“La legge 155 del 2003 alla quale ci siamo appoggiati con Buon mercato – continua Guerrizio - sempre su indicazione che aveva determinati parametri per i quali è possibile donare cibo legalmente. Nel mio mondo che è quello del volontariato le donazioni sono mosse dalla sensibilità. Anche le istituzioni sono sempre state sensibili nel donare, ma è importante che passi il messaggio che ci sono leggi che incoraggiano e permettono di farlo anche alle attività. Il commerciante che vuole donare il suo prodotto lo fa nel rispetto delle leggi”.
“Abbiamo fatto rete, uno dei primi progetti per la riduzione dello spreco alimentare in aiuto delle piccole realtà siamo intervenuti per poter agevolare chi consegna prodotti. Abbiamo fatto delle convenzioni con grandi catene e piccole imprese”, afferma, citando tra le altre l’esempio della mensa dalla Marina militare da cui le associazioni ritirano pasti caldi avanzati, e di alcune scuole del territorio”.
I ritiri sono significativi anche se non coprono l’intero fabbisogno delle associazioni nonostante la consapevolezza sia sempre più alta. Per stimolare le aziende a donare le “eccedenze alimentari” il Comune della Spezia è inoltre intervenuto per ridurre le spese per chi aderisce “porta un discreto risparmio - ha affermato l’assessore Kristopher Casati - questo è uno strumento virtuoso perché la tari è finanziata dai cittadini stessi, e applicando l’articolo 27 permetteremo una riduzione del costo delle spese sulla spazzatura, volto appunto al riutilizzo del prodotto anziché finalizzarlo allo smaltimento biodegradabile”.
