La confraternita dell’oratorio “Mortis et Orationis” di Monterosso in occasione della secolare “Processione degli Scalzi” ha portato Il Cristo sulle spalle, vestita con una cappa nera e a piedi scalzi.
Tutto è iniziato alle 7 dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Monterosso, dove alcuni uomini si sono incamminati sulla strada nel centro storico del paese fino a raggiungere il Convento dei Frati Cappuccini.
“E’ un gesto antico, partecipato e di grande devozione vissuto nello steso modo in cui si faceva un tempo, portatore di significato profondo: caricarsi della croce all’alba e salire a piedi nudi sul monte, una sorta di Calvario in atteggiamento penitenziale nel giorno in cui siamo chiamati a prenderci cura di Cristo, a partecipare al suo dolore. Ma anche una processione dentro l'area della nostra anima, imparare a entrare scalzi nelle situazioni, nel cuore delle persone e calpestarne il suolo con delicatezza. La Confraternita dei Neri ha visitato il Santo Sepolcro allestito con cura nello spirito delle Terziarie francescane e quest’anno con la predominanza del colore rosso per ricordare gli ottocento anni (1224-2024) delle Stimmate, segno della vicinanza a Cristo, ricevute da san Francesco alla Verna. Il rosso è anche il colore delle guerre e della violenza che nel nostro mondo sembrano prevalere sul desiderio di pace. Una pace invocata sotto il peso del legno della croce, nelle infinite croci dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli.“ scrive sui social il Convento Cappuccini Monterosso.