Regione Liguria e Trenitalia non smettono di stupirci e ci forniscono continuamente materiale sul quale scrivere per cercare di dipanare l’aggrovigliata matassa delle tariffe ipertrofiche del segmento ferroviario delle Cinque Terre.
Da pochi giorni sono state pubblicate le tariffe maggiorate che andranno in vigore dal 29 e Trenitalia ha applicato, al programma di gestione della vendita, né più né meno quello che quello che la Giunta Regionale aveva stabilito nella seduta dell' 1/12/23.
Calendario con gli stessi giorni rossi e gialli annunciato nel dicembre scorso, nessuna riduzione tariffaria dopo le 19, applicazione senza se e senza ma del diritto di transito sul segmento Cinque Terre.
Inoltre anche le Cinque Terre Card MS sono ancora in fase di studio e sul sito del Parco Nazionale delle Cinque Terre non ve n’è traccia.
Con buona pace di coloro i quali alla riunione del 28/2 hanno anche ringraziato il Governatore per aver prestato orecchio ed aver accolto le richieste.
Il problema della mitigazione dei sovraffollamenti è ormai un lontano ricordo, i proclami ora sono:
- investimenti per l’Area Vasta
- Stagione Turistica 2024 da record in termini di presenze
- implementazione di nuovi circuiti esperienziali
Si evince che poco importa della congestione sui convogli se le sardine in scatola avranno versato la gabella dei 10 euro per gli ottocento metri tra Riomaggiore e Manarola.
Di fronte a questo scempio si è deciso di ricorrere al Consiglio di Stato per farci riconoscere il diritto ad essere parti in causa nel merito degli arbitrari aumenti tariffari voluti da Regione Liguria già dal 2016. Per questo verrà lanciata una raccolta fondi per aiutare il Comitato a sostenere le spese legali.
Il Comitato delle Associazioni delle Cinque Terre ha inoltre costituito una Community su WhatsApp per tenere informate quante più persone possibile.
Il Comitato delle Associazioni delle Cinque Terre