Dopo un anno e mezzo di lavoro, è stato inaugurato questa mattina dall’Associazione Astrofili Spezzini l’Osservatorio di Monte Visseggi. L’AAS ha acquisito la gestione dell’area rispondendo ad un bando dell’Amministrazione comunale nel 2022.
L’Associazione Astrofili Spezzini è impegnata da anni nella divulgazione dell’astronomia, attraverso eventi che coinvolgono tutte le generazioni, dagli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, agli adulti. Grazie alla loro competenza ed esperienza, rendono accessibili le osservazioni del cielo a tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa affascinante dimensione.
“Oggi un luogo che è una stella tra le stelle viene messo a disposizione della città – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Peracchini - Il lavoro svolto dall’AAS è veramente encomiabile. Vedere questa trasformazione non è banale, una trasformazione non solo fisica, ma anche di merito e cognizione di quello che sarà fatto qui. Una sensibilità importante quella dimostrata dagli Astrofili che dona alla città un luogo dove sia gli appassionati che i curiosi di ogni età, potranno venire e ammirare il nostro firmamento”.
Il Sindaco ha poi ringraziato l’AAS e tutti coloro che hanno collaborato a questo risultato, sottolineando che vedere amministrare così i beni comunali è sicuramente motivo di orgoglio.
Il presidente dell’AAS Luigi Sannino, molto emozionato, ha raccontato di aver varcato la soglia di questo osservatorio quando aveva quattordici anni: “Ho lavorato tanto in questo luogo insieme a Soci che ancora oggi mi accompagnano. Averlo ripreso nel 2022 e trasformato da quello che era a quello che è oggi è una grandissima soddisfazione”.
Sannino ha poi spiegato che prima dei lavori, non solo l’osservatorio, ma anche il parco non erano completamente fruibili: “Oggi 4000 metri quadrati di terreno sono disponibili, si può salire a Visseggi prima delle osservazioni anche per un picnic”.
Il presidente degli Astrofili ha poi ringraziato tutti i soci che si sono impegnati moltissimo, con qualsiasi situazione metereologica, senza fermarsi per arrivare all’obiettivo di oggi.
Presente all’inaugurazione anche la spezzina Sabrina Mugnos, geologa, vulcanologa, scrittrice e anche socia dell’AAS. “Sono molto emozionata, perché è davvero la realizzazione di un sogno, partito tantissimi anni fa. Eravamo un manipolo di ragazzi – racconta - io avevo solo 13 anni, era l’inizio di un sogno, perché l’astronomia è un fuoco sacro, è una di quelle cose che quando si accende brucia e hai bisogno di seguire e assecondare questo legame con il cielo”.
Sabrina Mugnos ha sottolineato che in questo luogo l’Associazione ha avuto una visione, che nel corso degli anni ha tentato di concretizzare e di arrivare a quello che si vede oggi, giorno in cui, come lei stessa ha detto, è stata donata alla città questa finestra sul cielo. “Avere un osservatorio non è da tutti. In un’epoca dove c’è fame di valori, abbiamo questa necessità viscerale di tornare alle origini, di sentire la natura, e quale miglior contatto con la natura se non il firmamento”.
L’Osservatorio da oggi ha anche un nome, è stato infatti dedicato a Luciano Zannoni, un socio dell’AAS che è scomparso prematuramente è che ha fatto moltissimo sia per gli Astrofili che per l’Osservatorio stesso. “Ringrazio a nome di tutta la famiglia Zannoni l’AAS – dichiara il figlio di Luciano, Guido – per aver ridato vita all’Osservatorio Astronomico di Visseggi, che personalmente ricordo molto bene, ricordi di mio padre che porto nel cuore, uno spazio a cui lui ha dedicato tanti anni della sua vita. Sono molto orgoglioso che oggi questo Osservatorio porti il suo nome. Questa attività – ha concluso - mi sembra sia partita con il piede giusto, porterà sicuramente l’osservazione delle stelle ad un livello molto più alto e a una divulgazione più radicata nel territorio spezzino”.
La zona circostante all’Osservatorio verrà dedicata anche ad altre discipline scientifiche e in questo momento un secondo strumento è in restauro, più grande del telescopio già installato, e che permetterà di accogliere persone con disabilità motoria, uno strumento accessibile con l’oculare. Inoltre, nell'area esterna, verrà installato un secondo telescopio, un Newton 510 mm f3.5 con ottiche Giacometti su montatura Eq8: verrà messo a disposizione del pubblico per la visione ottica e sarà il telescopio più grande della provincia.
Una volta entrati nel bunker antiaereo che ora ospita il telescopio, Roberto Cioni ha spiegato che il telescopio è stato acquistato dall’AAS all’inizio degli anni ’90, nel corso del tempo ha subito molte migliorie e aggiornamenti tecnologici. Si tratta di un Ritchey Cretien 410 mm f7.5, dotato di ottiche Giacometti. Oggi il telescopio è totalmente automatizzato ed è dotato di sensori elettronici di ultima generazione. “Le immagini – ha proseguito Cioni - vengono riprese da sensori elettronici, che non sono come quelli che usiamo abitualmente nelle videocamere, ma dedicati all’astronomia. Vengono mantenuti ad una temperatura di meno 30-40 gradi sottozero. Grazie a questo, si riesce ad acquisire quei pochi fotoni che arrivano dagli oggetti del cielo più deboli. Con questo stratagemma si riescono a ottenere immagini, che solo pochi decenni fa erano appannaggio dei grandi telescopi”.
Nella corona della cupola del telescopio scorgiamo i nomi degli asteroidi e delle comete scoperte dagli Astrofili Spezzini grazie al telescopio oggi installato a Visseggi. Luigi Sannino ci ha spiegato che “gli asteroidi della fascia principale sono stati scoperti dal sottoscritto, Paolo Petrapiana, Giancarlo Bonati e Luciano Zannoni e si chiamano La Spezia, Visseggi, Luigi Sannino, Pontremoli, Palamaria e Remigio. Il NEO, l’asteroide potenzialmente pericoloso, è stato confermato da Luca Bertagna, mentre la cometa Atlas l’ho segnalata io”. Nell’ambiente che ospita il telescopio, anche modellini di asteroidi realizzati in stampa 3D in scala da “Superfici”.
Per permettere a tutti di accedere alle osservazioni, in caso di grandi numeri, verranno installati monitor nell’area esterna che riprodurranno le immagini acquisite dal telescopio.
La Fondazione Carispezia, grazie ad un bando a cui l’AAS ha partecipato, ha finanziato l’abitabilità della cupola, che l’Associazione ha motorizzato, sia in Azimuth, che per quanto riguarda l’apertura del portellone, che prima bisognava aprire a mano ed era necessario essere in tre persone.