Fondazione Manarola Cinqueterre Onlus ha pubblicato il Bando per l'assegnazione di parte dei terreni agricoli strappati all'abbandono grazie al progetto europeo avviato nel luglio del 2019 e diretto al recupero e ripristino di oltre cinque ettari di terrazzamenti a Manarola, nel Parco delle Cinque Terre, per aumentare la resilienza del territorio ai cambiamenti climatici.
Si tratta di terrazzamenti sorretti da muri in pietra situati nell'area sovrastante l'abitato di Manarola, a formare un grande anfiteatro naturale che cinge il paese protagonista prima di interventi di pulizia (rimozione di piante invasive) e poi di lavori di ricostruzione delle opere in pietra, oggi pronto per essere nuovamente coltivato mediante l'assegnazione ad aziende agricole o conduttori di terreni. Complessivamente 1,33 ettari di terreni pronti da assegnare.
Il Bando si rivolge appunto ad aziende agricole o a privati cittadini interessati a riportare a coltura diverse: il contratto di affitto avrà una durata ventennale.
Le aree a disposizione sono: Lotto 2a ("Valletta superiore"), lotto 2b ("Valletta inferiore"), lotto 3a ("Strada di Campo"), lotto 3b ("Sopra la chiesa").
Aziende agricole o privati cittadini, a partire dal 1/03/2024 e fino al 15/4/2024 potranno inviare la loro richiesta specificando i lotti a cui sono interessati nelle seguenti modalità:
- consegna a mano presso la sede della Fondazione presso il Circolo Acli in Via Rollandi 10 Riomaggiore – Fraz. Manarola dal lunedì al sabato e dalle 16 alle 18
- invio tramite PEC all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- invio tramite mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Tra i criteri indicati nel bando che daranno punteggio determinando l'assegnazione vi sono: avere già altri lotti in conduzione o particelle catastali di proprietà; avere particelle confinanti al lotto richiesto, o in area del Parco o della Fondazione Manarola; impiegare o assumere soggetti che hanno partecipato ai corsi di formazione organizzati nel corso di questi anni dal Progetto Stonewallsforlife, conduttori con età inferiore a 35 anni, essere in possesso di diritti di reimpianto.
Tra i criteri premiali si legge invece: l'impegno in favore di pratiche agricole che favoriscano in prospettiva la biodiversità dei suoli, l'impegno di mantenere i terrazzamenti puliti, specificando il numero di passaggi annuali di sfalcio e taglio arbusti, proposte per l'ottimizzazione delle risorse idriche a fini agricoli.
Donatella Bianchi, Presidente del Parco, sottolinea il valore di questa importante fase del progetto: «arriva a compimento un passaggio strategico del progetto Stonewallsforlife, esempio virtuoso di economia circolare che va dal recupero dei terreni incolti, all'assegnazione alle aziende agricole, con ricadute concrete nella trasmissione di saperi tradizionali, e nel contrasto all'abbandono fattore quest'ultimo che sommato ai cambiamenti climatici aumenta il rischio idrogeologico. Non si può pensare di salvaguardare il paesaggio terrazzato delle Cinque Terre senza mantenerlo in produzione, a fronte di elevati costi di gestione e con importanti investimenti. Stonewallsforlife ha messo in atto un imponente lavoro di ricerca sul campo e al tempo stesso ha consentito di strappare all'abbandono nuove superfici da coltivare, applicando criteri di assegnazione improntati a favorire l'occupazione giovanile, la coesione e l'inclusione sociale e diretti alla valorizzazione di nuove professionalità green, ma anche di metodi colturali ispirati all'agroecologia».
Parole di grande soddisfazione sono quelle espresse da Eugenio Bordoni, vice presidente della Fondazione Manarola: «Dopo un lavoro di molti anni che ha coinvolto tutti i consiglieri presenti e passati, la Fondazione Manarola Cinqueterre arriva ad un passo fondamentale per l'economia agricola locale. L'assegnazione di questi primi lotti segna il passaggio del lavoro di recupero del territorio ad uno stadio molto importante. Aiutare le aziende agricole ad ampliare le aree coltivate, abbattendo i costi di avviamento, è la strada per combattere l'abbandono, aumentare la produzione e mettere in sicurezza il territorio per tutti quelli che lo frequentano e apprezzano, residenti, attori economici e visitatori».
Stonewallsforlife: Capofila del progetto è il Parco Nazionale delle Cinque Terre, supportato dalla società di ingegneria ITRB Group. I terrazzamenti nel sito pilota sono gestiti dalla Fondazione Manarola Cinqueterre, che fa da tramite tra i proprietari dei terreni abbandonati e le aziende agricole locali interessate ad affittarli. Negli interventi per il recupero dei muri a secco e dei canali di drenaggio vengono utilizzate tecniche costruttive e sistemi monitoraggio innovativi proposti dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) dell'Università di Genova. Legambiente mette in campo la sua esperienza in progetti di sostenibilità ambientale e si occupa della comunicazione. Il Consiglio Provinciale di Barcellona (DIBA) conduce gli studi preparatori per garantire la replicabilità dell'intervento all'interno del Parco del Garraf.