È stata un’attività lampo quella condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura della Spezia nel fine settimana, che ha permesso di denunciare l’autore di una truffa telefonica e di recuperare tutta la refurtiva.
Una signora ottantaquattrenne, che vive nel centro cittadino, ha denunciato di essere rimasta vittima di una truffa telefonica: una persona qualificatasi per un maresciallo dei carabinieri le aveva poco prima riferito che il figlio aveva causato un grave incidente stradale, investendo una donna che era ricoverata in gravissime condizioni. Il finto sottufficiale rappresentava alla vittima che, per evitare l’arresto del congiunto, avrebbe dovuto pagare subito una consistente cauzione.
Convinta di trovarsi in una situazione emergenziale - secondo le istruzioni impartite telefonicamente – la donna aveva messo insieme il denaro ed i gioielli di famiglia attendendo l’arrivo di un incaricato che aveva fatto salire in casa, al quale aveva consegnato circa quattro etti di oro e 500 euro in contanti, per un valore complessivo di oltre 15.000 euro.
Dopo circa un paio d’ore, avendo nel frattempo sentito il figlio che escludeva di essere rimasto coinvolto in alcun sinistro stradale, l’anziana si rendeva conto di essere rimasta vittima di un raggiro, richiedendo l’intervento del 112.
Il personale della Squadra Volante intervenuto sul posto assumeva le prime informazioni, di concerto con quello della Squadra Mobile che assumeva la direzione delle indagini, raccogliendo la denuncia della vittima, che forniva una dettagliata descrizione della persona che aveva materialmente ritirato i valori.
Grazie alle telecamere di sicurezza cittadine sono state acquisite alcune immagini dell’autore del reato, giunto sul luogo a bordo di un taxi. Nel prosieguo delle indagini è stato appurato che l’uomo aveva preso il mezzo pubblico nei pressi della Stazione Ferroviaria. Ritenendo probabile che dopo la truffa l’uomo potesse aver preso un treno per allontanarsi dalla città, le investigazioni si sono concentrate in ambito ferroviario dove, con l’ausilio di personale della Polizia Ferroviaria, veniva rilevato che lo stesso soggetto qualche ora prima era salito a bordo di un treno che sarebbe giunto a Napoli dopo pochi minuti.
Immediati sono stati presi contatti con il personale della Polizia Ferroviaria di Napoli, al quale veniva fornita una dettagliata descrizione del truffatore, nel frattempo identificato per un trentunenne campano, già gravato da precedenti per reati contro il patrimonio.
Tale strategia investigativa si rivelava fruttuosa dal momento che il truffatore veniva individuato non appena sceso dal treno alla Stazione di Napoli centrale. Il predetto, alla vista degli agenti, tentava la fuga ma veniva prontamente bloccato.
A seguito di perquisizione veniva trovato in possesso della somma di denaro e di tutti i preziosi appartenenti all’anziana spezzina.
L’uomo, che durante il viaggio si era cambiato, aveva nello zaino tutti i capi di abbigliamento indossati durante la consumazione del reato e veniva trovato anche in possesso di un paio di occhiali, che aveva indossato per fornire alla vittima un’immagine più rassicurante di sé, avendo altresì cura di chiudere la cerniera della giacca, per non mostrare alcuni evidenti tatuaggi sul collo che ne avrebbero agevolato l’identificazione.
Il trentunenne è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per truffa consumata, in concorso con l’ignoto telefonista.
Gli oggetti preziosi recuperati sono stati riconosciuti dalla vittima, alla quale sono stati restituiti.
Nell’ottica di prevenire e reprimere questi insidiosi reati continua la mirata campagna di informazione da parte delle forze dell’ordine, che raccomandando in ogni caso sospetto di contattare sempre e senza esitazioni il numero di emergenza “112”.