Ricorre oggi il 79° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ultimo Questore della Fiume italiana e deceduto il 10 febbraio 1945 per mano della ferocia nazista nel campo di concentramento di Dachau.
Nato a Montella (AV) il 31 maggio del 1909, ricoprì l’incarico di commissario in servizio alla Questura di Fiume divenendone poi il reggente sino alla data del suo arresto avvenuto il 13 settembre 1944 per opera del tenente colonnello delle SS Kappler. Perse la vita a Dachau il 10 febbraio 1945 a pochi mesi dalla liberazione.
Il valoroso dirigente si adoperò a più riprese, nell’arco temporale compreso tra il 1939 e il 1945, affinché un considerevole numero di ebrei scampasse alla deportazione nei lager nazisti, consacrando in tal modo il salvataggio di circa 5000 vite.
Palatucci inoltre, nel periodo in cui fu responsabile dell’ufficio stranieri alla Questura di Fiume, distrusse numerosi fascicoli appartenenti a cittadini di religione ebraica, eludendo così le infernali procedure volte alla loro deportazione
Fu l’autore tra le altre cose, di una segreta azione politica che avesse come fine la creazione di un ‘Istria italiana e indipendente.
In virtù del suo coraggio, nel 1990 il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto lo insignì del riconoscimento di “Giusto tra le nazioni” e nel 1995 lo Stato italiano gli conferì la Medaglia D’Oro al merito civile.
Ieri mattina si è tenuto, davanti alla sede della Questura della Spezia, un momento commemorativo in suo onore con la presenza degli studenti di una classe dell’Istituto Tecnico Commerciale e Tecnologico “A. Fossati” della Spezia.
Alla cerimonia tenuta dal sig. Questore, hanno preso parte il Sindaco, il Comandante Provinciale dell’Arma Carabinieri e della Guardia di Finanza, i Dirigenti della Polizia di Stato delle varie specialità, il cappellano della Polizia di Stato della Spezia e l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.