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Titolare di nota rivendita auto cittadina denunciato dalla Polizia Locale In evidenza

L'ipotesi di reato è quella di danno ambientale per scarico industriale non autorizzato.

Nella giornata di ieri, al termine di una complessa attività di indagine, il Nucleo di Polizia Ambientale della Polizia Locale ha formalizzato la denuncia all’Autorità Giudiziaria del responsabile del punto vendita spezzino di una nota concessionaria auto.

L’ipotesi di reato è quella di danno ambientale, a seguito di immissione nel suolo di acque reflue provenienti da scarico industriale mai autorizzato.

Le indagini sono state avviate quando gli Agenti hanno effettuato un presso la rivendita per una irregolarità amministrativa in ordine alla dichiarata superficie effettiva di vendita che, per i preposti Uffici Comunali, era incongruente rispetto ai tributi versati, fatto a suo tempo sanzionato prima della chiusura delle indagini ambientali.

Nell’occasione, veniva constatato che un dipendente stava effettuando il lavaggio di un veicolo destinato alla vendita con idropulitrice e detergenti vari nel piazzale della concessionaria, cosicché lo scarico, consistente in acqua mista a detergenti per la pulizia della carrozzeria ed eventuali oli minerali provenienti dalla pulizia del motore, nonché altri prodotti chimici utilizzati per lavare i cerchi in lega delle ruote, attraverso la caditoia per le acque meteoriche, era immesso tal quale nel suolo ove si disperdeva, con pregiudizio per la salvaguardia dell’ambiente.

Successivi sopralluoghi consentivano di riscontrare che tali operazioni venivano eseguite in maniera sistematica, configurandosi quindi una vera e propria attività abusiva di autolavaggio.

Di regola, qualora l’impresa avesse voluto provvedere in autonomia, senza rivolgersi a terzi professionisti, alla pulizia delle auto in vendita, avrebbe dovuto procedere ad operazioni di lavaggio “a secco”; a detta del titolare, tale metodologia rischiava di danneggiare, in alcuni casi, la carrozzeria dei veicoli cosicché, per evitare di rivolgersi ad imprese di autolavaggio vere e proprie, aveva personalmente disposto di agire con lavaggio ad acqua in autonomia.

Per il tipo di illecito accertato il Testo Unico Ambientale prevede che, trattandosi di scarico industriale commesso nell’ambito di attività imprenditoriale, il responsabile venga denunciato all’Autorità Giudiziaria. Ora il titolare rischia la pena dell’arresto da due mesi a due anni o l’ammenda da 1.500,00 a 10.000,00 euro.

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