«La zona di immersione offre varie tipologie di fondale - spiega Dario Ferrari del Diving Punta Mesco - che vanno da quello roccioso a quello sabbioso, mostrando anche molte specie animali e vegetali. Si possono ammirare infatti le pregiate praterie di Posidonia Oceanica e la Pinna Nobilis, ma anche cernie, aragoste e murene». Il percorso, che richiede un brevetto di primo livello "open water", si trova ad una distanza di circa duecento metri dalla costa e si percorre in 45-50 minuti. Per effettuare questo tipo di servizio - aggiunge Ferrari - guidando i disabili, soprattutto visivi, abbiamo partecipato ad un corso tenuto dall'Associazione Nazionale Disabili Visivi.
All'intervento di manutenzione hanno partecipato il Diving Punta Mesco, assistiti da Claudio Valerani, tecnico Area Marina Protetta Cinque Terre e dal collega Francesco Franceschetti, impegnati sui gommoni e sul battello ecologico.