Un paio di scarpe, un pasto caldo, un tetto sotto cui dormire. Niente di tutto questo è scontato, ecco perché il lavoro dei frati Francescani della Spezia è così importante per tutte quelle persone che si trovano in condizioni di difficoltà.
Scarpe, è ciò di cui molti, soprattutto anziani, hanno bisogno, in particolare in questo periodo in cui il freddo ha decisamente varcate le porte. Per aiutare chi chiede assistenza ai frati francescani infatti, l’associazione 50&più della Spezia con l’iniziativa “Dona un Sorriso” ha donato 46 paia di scarpe, nuove e impermeabili, per sostenere e contribuire all’operato del convento francescano che raccoglie e distribuisce quotidianamente vestiario, oltre che un pasto caldo.
“La nostra associazione nasce con l’intento di valorizzare la figura degli anziani – ha spiegato il Presidente di 50&più Giorgio Molinari - la parte più fragile della società, i cui i bisogni continuano ad aumentare, abbiamo così bussato al convento e abbiamo avuto un suggerimento che ci ha motivato. Ci è stato detto che molte persone arrivano con le scarpe rotte per questo abbiamo pensato di contribuire con “Dona un sorriso” fornendo calzature che possano servire a chi ha bisogno. Siamo arrivati a poter donare scarpe invernali e buone. Come associazione abbiamo riscontrato il piacere di chi ha ricevuto questa donazione”.
L’associazione, ha inoltre messo a disposizione dei frequentatori del convento, un servizio di patronato e assistenza per la richiesta di bonus e agevolazioni, a cui faranno da tramite i frati di Gaggiola per tutti coloro che fossero interessati.
Il periodo è drammatico, sotto diversi punti di vista. A salire sono anche le richieste per il centro d’ascolto al quale sono soprattutto le donne a rivolgersi. Gli utenti che bussano quotidianamente alle porte del convento sono prevalentemente tra i 50 e i 60 anni, soprattutto italiani, che si trovano in condizioni di svantaggio economico dopo aver perso il lavoro, o che non riescono più a lavorare a causa di problemi fisici determinati da condizioni legate a professioni usuranti.
“è un momento drammatico per molte persone che bussano alla nostra porta – ha affermato Frate Gian Luigi Ameglio - sono qui per portare il sorriso delle persone che hanno ricevuto un dono inaspettato, questa donazione ha permesso a tante persone della città di avere i piedi caldi per questo inverno”.
A recarsi al convento anche molti ragazzi giovani, prevalentemente stranieri, dai 18 ai 40 anni. Molte anche le famiglie che chiedono cibo o aiuto per la scuola, circa un centinaio, cifra che si riferisce al nucleo familiare, spesso di famiglie numerose con più minori a carico. La mensa del convento predispone 50/60 pasti completi per 6 giorni a settimana, a cui presenziano nella maggior parte dei casi, giovani immigrati o adulti italiani con un trascorso lavorativo precario o saltuario.
“Abbiamo però moltissimi volontari che si presentano e vogliono mettersi a disposizione degli altri – ha continuato Padre Ameglio – solo nella mensa ci sono 50 collaboratori, tra chi svolge lavori socialmente utili e persone che vogliono aiutare. Inoltre, per il periodo natalizio è stato organizzato un mercatino di Natale dove poter acquistare oggetti regalo, il cui ricavato contribuirà al nostro operato”.
Moltissime le donazioni di vestiario donate al convento dai cittadini, ai quali si chiede di spargere la voce il più possibile. Tra le cose più utili ci sono coperte e lenzuola, che vanno via sempre velocissimo. Inoltre, per chi volesse contribuire con una donazione può farlo alle seguenti coordinate: IBAN dell’associazione S. Francesco odv è IT64P0760110700001049768870.
