"Il generale Domenico Chiodo di cui ricorre il bicentenario dalla nascita - ha spiegato Nicola Carozza, Presidente Accademia del Gusto in apertura - intuì le potenzialità del Golfo della Spezia e propose la realizzazione di un grande arsenale per il regno di Sardegna prima e d'Italia dopo. La costruzione fece cambiare la città, trasformandone costumi, demografia, abitudini alimentari, ecc. La stessa mes-ciüa è un piatto che trae la sua origine, secondo le ricerche d'archivio del pittore Amilcare Bia, in quel periodo storico: farro, ceci e cannellini sapientemente mescolati, cotti e conditi con olio di oliva garantivano una dieta uniforme agli operai e ai detenuti che lavoravano al regio arsenale. Un piatto semplice ed economico, da servire e da consumare in gamelle, molto proteico, equilibrato e ricco".
Nel corso di una conviviale straordinaria per l'Accademia del Gusto si è celebrato il bicentenario della nascita di Domenico Chiodo (30 ottobre 1823 – 30 ottobre 2023) architetto italiano, ufficiale del Genio militare e generale.
"Domenico Chiodo fu direttore dei lavori di costruzione dell'Arsenale, che iniziarono il 21 aprile 1862 e terminarono il 28 agosto 1869 - lo ha ricordato il Capitano di Vascello Marco Sina, Capo reparto Manutenzioni Navali dell'Arsenale che ha portato ai numerosi accademici i saluti del Contrammiraglio Giuseppe Scorsone, direttore dell'Arsenale - l'importanza dell'opera e del protagonista dell'epoca Domenico Chiodo è testimoniata tutt'oggi dalle mura, dagli edifici, dai bacini dell'Arsenale Marittimo Militare. Oggi noi abbiamo il compito di proiettare tale memoria nel futuro e potremmo farlo grazie agli investimenti del progetto Base Blu che poterà alla Spezia alcune delle unità maggiori della Marina Militare e dalla costituzione del Polo nazionale della Subacquea di cui è stato firmato nei giorni scorsi il decreto dal Ministro".
Sullo sviluppo industriale e i suoi sviluppi è intervenuto Paolo Faconti, direttore Confindustria La Spezia: "Il rapporto tra industria e Marina Militare è stato importante nel passato, lo è nel presente e lo sarà anche nel futuro. L'arsenale militare ha accelerato i processi demografici ed è stato certamente uno stimolo all'innovazione tecnologica e alla creazione di nuove aziende. Non è un caso che tutto il polo industriale della difesa italiana Fincantieri, Leonardo, MBDA, ecc. orbiti nel nostro territorio".
In conclusione della serata l'Amm. Roberto Liberi ha letto il resoconto pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia dell'inaugurazione dell'Arsenale avvenuta il 28 agosto 1869.
Agli Accademici, Enrica e Grazia Calzetta dell'Antica Osteria Al Negrao hanno proposto un ricco menu con frittelle di baccalà, acciughe sotto sale al verde, torta di zucca, mes-ciüa, stoccafisso alla genovese e torta di mele.