Vent’anni fa nasceva la riabilitazione cardiologica all’Ospedale San Bartolomeo, oggi celebrata con la comunicazione di una nuova serie di strumenti riabilitativi per la palestra in arrivo entro la fine dell’anno e l’assunzione di nuovi medici entro i primi sei mesi del 2024.
Era il 2003 quando un gruppo di cardiologi dell’ospedale San Bartolomeo, tra cui l’ex primario di medicina Giansalvatore Filorizzo, ha dato vita alla riabilitazione cardiologica, un servizio allora ancora assente in ASL 5 e per cui i pazienti reduci da un evento cardiologico acuto o da un intervento cardiochirurgico erano costretti ad emigrare fuori regione.
“Questa struttura è fondamentale nell’assetto ospedaliero – spiega il direttore generale di ASL 5 Paolo Cavagnaro - poiché la riabilitazione è un tema importante anche a causa dell’aumento delle patologie croniche e gli scompensi cardiaci sempre più frequenti nei pazienti”.
La riabilitazione cardiologica coinvolge un’equipe di cardiologici, medici, infermieri, fisioterapisti e fisiatri, formando un gruppo di lavoro multidisciplinare che conta anche sulle collaborazioni esterne di dietisti, psicologi e specialisti di altre branchie. “Il lavoro di equipe è una delle metodologie più importanti di reparto” conclude Cavagnaro.
Come spiega il dottor Daniele Bartoli, attualmente direttore del reparto di cardiologia, una serie di studi negli anni hanno dimostrato l’importanza di lavorare sull’ottimizzazione clinica del paziente, ottimizzando la terapia, prescrivendo e implementando l’attività fisica. La presenza di una palestra all’interno della corsia è infatti una necessità, soprattutto per le situazioni in cui il paziente è reduce da un’operazione e non può iniziare la riabilitazione altrove.
Il reparto, che opera circa 600 ricoveri l’anno, dispone inoltre di letti riservati alla cura dello scompenso cardiaco e delle patologie cardiologiche, e ha sviluppato inoltre, negli anni, un sistema di informatizzazione della diagnostica elettrocardiografica ed ecocardiografica, dando vita ad un archivio informatico avanzatissimo dove ogni paziente dispone di registrazioni dei propri dati, immediatamente accessibile. Inoltre, dal 2017 ha attivo anche un ambulatorio cardio-oncologico che eroga oltre 500 prestazioni l’anno per pazienti oncologici che hanno bisogno di valutazioni cardiologiche cliniche.
Nel 2018 è stato inoltre premiato dall'associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri risultando tra i 5 migliori centri nazionali per i progetti di ricerca.