Si è tenuto presso il terminal crociere della Spezia un incontro con alcuni dei vertici politici della destra italiana per parlare delle strategie nel mondo della difesa, del mare e dell’importanza di investire su questi temi. Un incontro che non a caso si è tenuto alla Spezia “una città che nasce nell’era moderna circa 150 anni fa – spiega il Sindaco Peracchini – con tutto quello che è stato lo sviluppo legato alla base navale militare, ma che ha visto l’evoluzione di imprese importanti come OtoMelara (oggi divisone di Leonardo), Fincantieri, MBDA per quanto riguarda il missilistico, e tutte le innovazioni e brevetti che sono stati scoperti proprio qua e che in seguito sono stati poi utili anche per la vita civile”.
“Parlare di difesa vuol dire parlare del futuro di un paese – continua Peracchini – se un paese vuole contare qualcosa nella strategia geopolitica internazionale. Noi abbiamo bisogno di rilanciare il settore della difesa nelle nostre imprese, di investire di più. Siamo al 12° posto al mondo come investimenti nella difesa, molto lontano dagli USA che ad esempio contano quasi 900 miliardi di dollari; noi siamo a 33 miliardi, ma la cosa nota è che noi investiamo pochissimo in prodotti di cui in parte siamo leader. Per avere la pace bisogna avere gli strumenti giusti per contrattare la pace, e infine ci sono le sfide europee, o si parla di una difesa europea o dobbiamo rivedere i nostri programmi nazionali”.
Un tema che anche dal punto di vista industriale occupa La Spezia rendendola un territorio importante per lo sviluppo del settore della difesa, in un clima geopolitico in cui dalla pandemia in poi si è assistito al susseguirsi di una serie di dinamiche globali che hanno portato ad una progressiva preoccupazione. L’accento è infatti sull’importanza dell’innovazione secondo l’europarlamentare leghista Marco Campomenosi “tanti fondi europei nazionali sono destinati all’innovazione – afferma – tante aziende che lavorano nel settore della difesa sono protagoniste di un percorso che poi viene valorizzato anche nel mondo civile. Il tema della Cyber Security ad esempio, che nasce nel militare, oggi è orizzontalmente importante per ogni tipo di azienda”.
Una tematica, quella della difesa, che si dirama nella provincia spezzina sotto diversi punti di vista, sia per occupazione che per capacità di predisporre le basi per la realizzazione di nuove idee e brevetti. “Un tema che per la nostra regione è molto importante perché vede realtà che hanno un’occupazione e una tradizione che da anni occupa il nostro territorio con la difesa – afferma la Senatrice Stefania Pucciarelli - con attività che vanno dalla più piccola alla più grande impresa che rende il nostre territorio una eccellenza del settore".
"Per quanto riguarda il polo nazionale della subacquea si tratta di una sfida che ci dovrà vedere protagonisti come territorio e come sistema paese. Il fatto di poter avere nella provincia questo incubatore di idee con il coordinamento da parte della Marina Militare, poter avere il centro attraverso la ricerca, l’università, le aziende e la possibilità di studiare e andare a sviscerare tutto quello che è la subacquea, che sia dal punto di vista della sicurezza che dell’economica, è un nuovo mondo – prosegue Pucciarelli - le sfide oggi corrono sotto il mare, infatti anche la presenza di unità navali sottomarine è necessaria per il futuro. Avere su Spezia il supporto del centro di sperimentazione navale inserito nel programma NATO Diana, per testar nuove sperimentazioni, crea una situazione ottimale per far si che nel nostro territorio si possa elaborare una strategia legata alla subacquea anche nei prossimi anni”.
