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Compra un trattore su internet ma è una truffa In evidenza

Rintracciato dalla Polizia Locale di Santo Stefano e denunciato

Un pensionato sessantottenne di Santo Stefano di Magra (SP) aveva notato un piccolo trattore usato apparentemente interessante da poter acquistare attraverso un sito Internet di compra-vendita online. L’uomo ha contattato quindi il venditore e ne è così nata una breve trattativa anche perché il prezzo era molto allettante, 2000 €. Il venditore ha proposto quindi all’acquirente di effettuare un bonifico pari ad 500 € come caparra ed il resto della cifra alla consegna. Al dubbio manifestato dall’acquirente nei confronti del venditore e circa il prezzo così vantaggioso, è stato risposto in maniera molto convincente e persuasiva che sia il trattore e sia altro materiale posto in vendita, erano beni provenienti da un fallimento e che pertanto non vi erano molti ricarichi, quindi i costi erano piuttosto vantaggiosi.

L’uomo ha quindi effettuato il bonifico di 500 € senza troppi pensieri. Dopo circa due giorni, il venditore ha avanzato altra richiesta e stavolta di 1000 € giustificando tale somma come necessaria in quanto avevano avuto dei “problemi interni all’azienda” e che la somma richiesta sarebbe servita anche per il trasporto, chiaramente da decurtarsi dal totale. Anche qua le tecniche di persuasione hanno fatto in maniera tale che il pensionato di Santo Stefano di Magra (SP) credesse a tutto ciò che il “venditore” gli stava dicendo. Dopo qualche giorno dall’ultimo bonifico, non vedendo arrivare nulla, l’uomo ha iniziato a contattare il telefono col quale aveva avuto contatto fino a qualche giorno prima, ma non ha mai ricevuto alcuna risposta, ne alle chiamate né ai messaggi.

A quel punto ha realizzato che potesse essere stato vittima di una truffa e si è rivolto al Comando della Polizia Locale di Santo Stefano di Magra (SP) con a capo il Comandante Dott. Maurizio Perroni. Le indagini sono immediatamente partite ed a condurle, il Vice Comandante Dott. Andrea Prassini che in circa un mese è riuscito a rintracciare il responsabile M.V. quarantaduenne residente in provincia di Napoli già noto alle Forze dell’Ordine perché con numerosissimi precedenti di polizia tutti riguardanti la sfera dei delitti contro il patrimonio.

L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata in quanto è stata accertata la così detta “minorata difesa”, che sussiste in questi casi perché la distanza tra il luogo ove si trova l'acquirente e quello in cui si trova il reo (venditore del prodotto online) è l'elemento che consente all'autore della truffa di porsi in una posizione di maggior favore rispetto alla vittima permettendogli "di schermare la sua identità”, di non sottoporre il prodotto venduto ad alcun efficace controllo preventivo da parte dell'acquirente e di sottrarsi agevolmente alle conseguenze della propria condotta, vantaggi che non potrebbe sfruttare a suo favore, con altrettanta facilità, se la vendita avvenisse in presenza.

Questo è quanto ha recentemente stabilito la Corte di Cassazione ed in tal caso la pena prevista è fino a cinque anni con multa fino a 1549 €. - Acquisti apparentemente troppo vantaggiosi sono il primo campanello d’allarme – comunica il Comandante Dott. Perroni che continua – se a questo si aggiunge il fatto che il venditore pretende una somma quale caparra, unito alla mancata visione dell’oggetto, la compra-vendita assume già un fattore di rischio piuttosto elevato. Pertanto il consiglio è quello di tenere ben presenti queste possibilità e, nel malaugurato caso di essere stati truffati, rivolgersi sempre ai vari Corpi di Polizia fugando ogni remora che, talvolta, sopraggiunge non tanto per la perdita di denaro, ma per la “vergogna” di essere stati ingannati. Quest’ultimo – conclude il Comandante – è un altro punto di forza di questi malviventi, che fanno questo di “mestiere” e pertanto sono molto scaltri, ma non sempre la fanno franca. -

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