Alla Spezia tra pochi mesi, entro la primavera 2024, aprirà un nuovo centro della grande distribuzione. Approderà alla Spezia OBI, leader internazionale del settore bricolage e giardinaggio.
Il nuovo punto vendita della Spezia si colloca in un’area strategica, vicina all’ingresso in città dall’autostrada, nell’area industriale ex Sio, compresa tra via Carducci e via Maralunga. L’intera area è stata soggetta a lavori di bonifica e recupero; oltre al punto vendita OBI, una porzione importante dell’area dovrebbe essere dedicata al verde ed arricchita con arredi urbani e un’area giochi per i bambini.
La superficie del nuovo punto vendita OBI sarà di poco superiore ai 6.000 metri quadrati, prevista anche la realizzazione di un parcheggio per quasi 500 auto; ad oggi, OBI è presente con una rete di oltre 50 punti vendita nelle principali città del nord e centro Italia.
La storia di successo di OBI nasce in Germania nel 1980 con l’apertura di un piccolo negozio; poi lo sviluppo in Europa, secondo il modello commerciale statunitense: permettere ai clienti di trovare in un unico luogo tutti gli assortimenti necessari al fai-da-te.
Il nome Obi non è un acronimo, come si potrebbe pensare, ma proviene dalla trascrizione fonetica della parola hobby, il nuovo centro porterà occasioni di lavoro in città. Per il nuovo negozio della Spezia, infatti, OBI Italia sta ricercando figure professionali; si richiedono addetti alla vendita per i vari settori, addetti al ricevimento merci magazzino, addetti al box informazioni, capo settore.
Tutte le posizioni ed i requisiti richiesti sono visionabili sul sito di OBI Italia, ricercando le posizioni aperte alla voce “Lavora con noi” e selezionando la sede della Spezia.
Informazioni e candidature disponibili anche sul sito del Centro per l’Impiego della Regione Liguria: ma, a fronte di nuove occasioni di lavoro per gli spezzini, non manca il rovescio della medaglia.
Entro il primo semestre 2024, è prevista la chiusura del negozio OBI di Torino Rivalta, aperto nel 2009, ai 27 dipendenti l’azienda avrebbe prospettato una possibile ricollocazione con trasferimento proprio nel nuovo esercizio spezzino.
Immediata la risposta dei sindacati che dichiarano, a tutela del futuro delle 27 famiglie coinvolte: “irricevibile una simile proposta, anche solo ipotizzare un trasferimento delle lavoratrici e dei lavoratori a queste distanze. Se questa è l'unica possibile offerta dell'azienda, si mette a rischio il futuro di 27 famiglie”. Ed auspicano nuovi incontri con l’Azienda per verificare la possibilità che i lavoratori di Rivalta di Torino possano trovare collocazione nei più vicini punti vendita del Piemonte.