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La Spezia nel firmamento della moda italiana In evidenza

Ci sarà anche  la stilista spezzina Antonella Di Muzio alla Milano Fashion Week, che aprirà i battenti il 19 settembre nel capoluogo lombardo. 

Antonella Di Muzio, regina del beachwear di lusso, presenterà la Collezione primavera-estate 2024 sabato 23 settembre, alle ore 21, in una cornice da favola: l’Anfiteatro della Cascina Nascosta di Parco Sempione.

Nella serata più prestigiosa dell’importante rassegna, quando scenderanno in passerella creativi del calibro di Dolce e Gabbana ed Ermanno Scervino, Antonella farà conoscere le sue ultime creazioni beachwear; il suo stile  ha conquistato le celebrities sulle spiagge più esclusive, da Porto Cervo a Capri, da Forte dei Marmi a Portofino e Montecarlo.

Alla Spezia, da tempo, lo stile Antonella Di Muzio ravviva le vetrine del Porto Mirabello, di Portovenere e delle Cinque Terre. È proprio qui, nel Golfo dei Poeti, che nel 2002 Antonella ha mosso i primi passi, aprendo con soli 20 bikini ricamati a mano una boutique a Lerici, in Piazza Mottino.

Il successo non è tardato ad arrivare. Dopo avere vestito teste coronate e donne del mondo dello spettacolo, Antonella adesso vuole imprimere anche una svolta sociale al proprio lavoro. È basata, infatti, sul riciclo creativo parte della Collezione  primavera-estate 2024, che sarà presentata a Milano. Senza rinunciare a romanticismo e seduzione, la stilista ha avvertito una spinta al cambiamento per conservare il passo e proiettarsi nel futuro.

“Prendo un caftano in creponne di seta, di colore ametista intenso, - spiega Antonella - appartenente a campionari di collezioni precedenti, decido di strapparlo, di ridurlo in strisce, creando un gomitolo. Aggiungo un filo lamé, lo intreccio con la tecnica dell’uncinetto ed ecco che ottengo un costume unico, irripetibile, che passa dalla storia a nuova vita”.


Con gli scarti dei tessuti, Di Muzio realizza anche i fiori che applica sui bikini con effetto 3D. Sulla ciniglia colorata, poi, nascono ricami, con pesciolini che si baciano, tartarughe e rami di corallo anch’essi provenienti da scarti di tessuto utilizzato per creare precedenti collezioni.

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