In relazione alla problematica sanitaria evidenziatasi nel territorio del comune di Lerici per un probabile focolaio da rotavirus, con la necessità fare chiarezza sul ruolo e sui compiti della Provincia della Spezia al fine di una corretta informazione, si precisa quanto segue:
Il compito della Provincia, quale ente competente per l'ambito territoriale omogeneo (Ato), nella gestione del settore idrico, è programmatorio, ovvero è quello della pianificazione (elaborazione del Piano d'ambito) e di programmazione degli interventi sulla base del Piano d'ambito. La pianificazione è quadriennale per omogeneizzare gli investimenti e coordinarli a livello del territorio provinciale.
Il compito dell'Ente è assolto attuando politiche coordinate tra i Comuni per la gestione amministrativa e per la tariffazione del servizio di cui il Piano d'ambito è il presupposto. Queste attività di coordinamento e di pianificazione generale si svolgono sempre su indicazione degli enti locali, ma applicando le norme e le indicazioni vincolanti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), in materia di regolazione (elaborazione delle tariffe).
La gestione puntuale del servizio, comprese le attività di manutenzione e gestione delle reti fognarie, sono a diretta gestione dell'azienda incaricata del servizio che, in questa fase e per le attività operative sul territorio, opera in diretto rapporto e in coordinamento con i Comuni, quali titolari delle proprietà delle rete fognaria.
La Provincia della Spezia segue con attenzione, l'evolversi della problematica in corso di definizione nel territorio di Lerici. Proprio per questo all'incontro, tenutosi on line il giorno 11 settembre 2023 e convocato dal Dipartimento di Prevenzione di Asl 5 per una riunione tecnica di aggiornamento della situazione epidemiologica e sanitaria, in attesa di ricevere la relazione sugli esiti dei campionamenti effettuati dall'Istituto Superiore di Sanità (per altro ad oggi non ancora emessa), ha partecipato con il dirigente del settore ambiente e con il dirigente dell'Ato idrico, oltre ai rispettivi funzionari. Così come da normale prassi in caso di incontro tecnico di aggiornamento.