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Le mille sorprese del cielo di settembre In evidenza

di Anna Mori - Dopo le mille sorprese del cielo di agosto, settembre tra pianeti, comete e sciami meteorici non è da meno.

Il cielo di agosto ci ha riservato tante sorprese, ma anche settembre non sarà da meno. Per la nostra rubrica pillole di astronomia, questo mese ci facciamo raccontare come sarà il cielo da Francesco Francini responsabile dell’osservatorio astronomico L.Zannoni di Monte Viseggi

 
Francesco, quasi a fine mese inizierà l'autonno...

Esatto. Alle ore 08:50 del giorno 23 settembre, termina l’estate astronomica e si entra ufficialmente in autunno. Tecnicamente, all’Equinozio d’Autunno il Sole si trova nel cosiddetto Punto della Bilancia, che è il punto di intersezione tra l’equatore celeste, la proiezione dell’equatore terrestre sulla volta celeste, e l’eclittica, ovvero il percorso apparente che la Terra compie durante l’anno. Il punto della Bilancia viene anche chiamato “nodo discendente”, poichè da questo momento in poi, il Sole inizia la sua discesa nell’emisfero Australe, portando in quei luoghi la stagione della primavera.

il cielo di settembre ci regala tante sorprese. Iniziamo dai pianeti...

Visibilità dei pianeti del sistema solare: Venere, Giove, Saturno e Nettuno saranno i protagonisti indiscussi di questo cielo settembrino.
Venere è visibile nel cielo del mattino, ad oriente, in direzione della costellazione del Cancro, dove rimane fino al giorno 25 per poi passare nella costellazione del Leone.
Già dalle prime ore della notte Giove appare sull’orizzonte orientale, divenendo l’astro più luminoso della volta celeste in questo periodo. Sarà Venere, qualche ora dopo, a rubargli il primato.
Il gigante gassoso sta attraversando la costellazione dell’Ariete. Sempre degni di nota i suoi 4 satelliti galileiani, Io, Europa, Ganimede e Callisto, che si mostrano come piccoli puntini bianchi che orbitano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni.


Ottime condizioni di osservabilità per Saturno, reduce dall’opposizione con il Sole avvenuta nel mese di agosto. Il pianeta è pertanto visibile per tutta la notte, iniziando in direzione sud-est nella prima parte, in culminazione a tarda serata, e al tramonto in direzione occidentale, prima dell’alba. Saturno si sposta di moto retrogrado nella costellazione dell’Acquario.

Essendo prospetticamente vicino a Giove, le condizioni osservative di Urano sono analoghe, a patto però di usare uno strumento ottico per tentare di individuarlo: un buon binocolo stazionato o, meglio ancora, un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.

l giorno 19 Nettuno si trova in opposizione al Sole, condizione che lo rende osservabile per tutta la durata della notte. Si trova ad Est dopo il tramonto del Sole, culmina a Sud nelle ore centrali della notte, e tramonta ad Ovest prima dell’alba. Nettuno si trova nella costellazione dei Pesci, e per osservarlo è necessario l’ausilio di un telescopio

 Ad agosto abbiamo assistito allo spettacolo degli sciami meteorici delle Perseidi che hanno tenuto tutti con il naso all'insù per osservare le "lacrime di San Lorenzo". Anche il cielo di settembre regalerà qualche spettacolo degno di nota...

Dopo lo spettacolo estivo delle Perseidi, settembre ci riserva lo sciame delle Epsilon Perseidi  (ε-Perseidi), che non deve essere confuso con quello di agosto, in quanto le comete che generano lo sciame meteorico sono differenti dalle Perseidi "responsabili" del meraviglioso spettacolo delle "Lacrime di San Lorenzo". Inoltre, la pioggia ε-Perseidi è molto più debole. Nel 2023, le ε-Perseidi hqnno raggiunto il loro picco il 9 settembre. Nell'emisfero settentrionale, il radiante sarà visibile tutta la notte a partire dalle 22:00 ora locale.

Ma non solo questo, anche le comete...

Per quello che riguarda le comete, troviamo un cielo abbastanza affollato di oggetti che è  importante sottolineare, ma che sono osservabili solo con telescopi di media apertura.
Degna di nota è la cometa scoperta il mese scorso dall’astrofilo Giapponese Nishimura che ha ricevuto la denominazione C/2023 P1. La cometa si sta avvicinando al sole e passerà al perielio, il punto più vicino, il 12 settembre. Fino a quel momento nonostante ci sia una lieve spinta mediatica, la cometa non sarà visibile a occhio nudo se non in cieli privi di inquinamento luminoso, e in ogni caso la sua vicinanza al sole ostacola le osservazioni. Nella seconda metà di settembre dopo il passaggio al perielio si potrà osservare, seppur con tante difficolta, poco dopo il tramonto. In questo momento ha una magnitudine pari a 5, non si esclude che possa migliorare, quindi continuate a seguirci per avere novità sull’evolversi di questo oggetto.

 

Crediti dell’immagine: Michael Jager ripresa il 6 settembre

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