Quella che ha luogo in questo weekend è una manifestazione rivolta a persone con mobilità ridotta, ai loro accompagnatori e agli interessati al tema dell’accessibilità in ambiente montano. L’evento è stato organizzato dalla sezione spezzina del Club Alpino Italiano, il Comune della Spezia, il Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Il CAI spezzino da tempo si occupa di accessibilità, un’iniziativa tra tutte l’introduzione della joelette, una seduta con ruota che permette di andare sui sentieri alle persone in sedia a rotelle. Nella giornata di oggi domenica 10 settembre il Cai inaugura un percorso per ipo/non vedenti dal Colle del Telegrafo al Santuario della Madonna di Montenero. Quando si pensa alla bellezza del nostro territorio vengono subito in mente scorci e panorami, ma camminare lungo i sentieri è molto di più, è un’esperienza immersiva che coinvolge i cinque sensi, ed è proprio per questo che camminando anche chi non può godere della vista, può sicuramente apprezzare, odori, rumori e la sensazione di libertà e di ricarica che la natura sa dare.
“I sentieri sono luoghi culturali, di incontro e di condivisione, percorrere la strada insieme abbatte i confini e chi cammina crea legami, sia con gli altri camminatori che con l’ambiente circostante -spiega Alessandro Bacchioni, presidente del CAI La Spezia - con questa manifestazione si apre la discussione sull’accessibilità e sulle possibilità che un territorio ospitale e capace di rispondere alle esigenze di tutti possa offrire. Si accendono i riflettori sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche e di mettersi nei panni degli altri. Abbiamo già molti percorsi adatti a persone diversamente abili o con capacità motorie ridotte e siamo orgogliosi di contribuire ad una giusta causa, la percezione della disabilità sta cambiando e anche le attività imprenditoriali si rendono conto della necessità di creare le condizioni per accogliere tutti.”
Scogliere a picco, montagne che arrivano al mare e turismo intenso, la nostra provincia, all’apparenza di difficile percorrenza, può contare su gruppi e associazioni che con impegno stanno provando a cambiare la situazione. La strada è ancora lunga, ma la consapevolezza può essere la carta vincente.
Proprio la conoscenza del territorio è essenziale per muoversi in sicurezza, in un progetto di accessibilità devono essere inclusi anche elementi informativi che forniscano ai visitatori gli elementi per orientarsi sui sentieri. “Ci piacerebbe che lungo i percorsi fosse possibile conoscere dove ci si trova e poter scaricare materiale che indichi la difficoltà di percorrenza, per esempio attraverso una voce narrante -aggiunge Bacchioni - troppo spesso vediamo e leggiamo di interventi di soccorso in zone impervie, bisogna impegnarsi affinché i visitatori e i camminatori siamo coscienti della difficoltà di alcuni percorsi.”
Progettando il futuro non si può non pensare all’ambiente e alla mobilità sostenibile, per questo durante gli eventi della manifestazione “A Ruota Libera” i partecipanti si sono mossi usando il trasporto pubblico, traghetto, navette e treni, perché il filo conduttore delle attività all’aperto e inclusive deve passare anche dal ridurre l’impatto ambientale. La passione per il camminare e per la natura non può prescindere dal rispetto, per questa ragione è fondamentale pensare in ottica di gruppo e ascoltare, perché soltanto con il confronto costruttivo si mettono i tasselli per permettere a tutti di vivere la meraviglia che ci circonda.
