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Torna la sfilata del Palio con carri e figuranti: il racconto delle borgate In evidenza

di Ginevra Masciullo - Torna la sfilata in grande stile con tema, carri meccanici e figuranti. Qui la prima parte della sfilata

Già dal pomeriggio qualcuno a prendere posto per assicurarsi la posizione migliore, qualche grande estimatore della sfilata che con l’occhio critico dello spezzino sentenzierà su tema e realizzazione. Non possono mancare i borgatari in borghese che non sfilano con la borgata di appartenenza ma non si esimono dall’esprimere il proprio entusiasmo al passaggio della barca amata. Nonni, zii, figli e genitori attendono impazienti cellulare alla mano il passaggio in maschera del proprio parente, ma in realtà l’attesa è per tutti, perché la curiosità per i carri e per i costumi non manca mai.

Ad aprire la sfilata sono le auto d’epoca come da consuetudine, seguite dalla banda della Marina Militare che ha preceduto i gonfaloni dei tre comuni delle borgate.

La sfilata apre ufficialmente il Palio del Golfo, la passeggiata per il centro racconta i colori e il folclore del Golfo, una manifestazione piena di gioia che raccoglie tutti i sostenitori delle borgate, chi non voga ha comunque la possibilità di mettere a disposizione le proprie capacità. Dagli anni Ottanta infatti le tredici borgate hanno iniziato ad avere una classifica per la sfilata.

Il Fezzano, detentore del Palio del Golfo, è stata la prima borgata a camminare per il centro, il colore verde apre una manifestazione sviluppata su più temi, la borgata numero 3 ha infatti scelto di celebrare tutti gli anni in cui ha vinto il Palio 1934, 1960, 1961, 1963, 1983, 1997, 2004, 2015, 2018 e 2022. 1934: La Disney crea Donald Duck (Paperino): giornalista presso il quotidiano Papersera, nella nostra rappresentazione Paperino viene affiancato dalla prima pagina dell’edizione straordinaria del Papersera del 1934 che annuncia la prima vittoria dell’armo del Fezzano. Il 1960 è l’anno dell’Inaugurazione della XVII Olimpiade a Roma. Nel 1961 è istituita la Pattuglia Acrobatica Nazionale, meglio conosciuta come le Frecce Tricolori che sfrecciando sul nostro cielo annunciano la vittoria della borgata Fezzano, nel 1963 viene pubblicato il primo album dei Beatles, Please Please Me: preludio di un successo mondiale. Nel 1983 viene commercializzato il primo cellulare, il DynaTAC 8000x. Il 1997 è l’anno del primo capitolo della saga di Harry Potter, la magia entra in libreria e nelle case del Fezzano. Tante emoticon e schermate sfilano davanti agli spezzini, il 2004 è l’anno di Facebook e tutti possono comunicare tra loro condividendo contenuti e foto della vittoria della borgata. Il Fezzano si spinge oltre i confini terrestri ricordando il 2015 come l’anno in cui l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti torna sulla Terra dopo 200 giorni nello spazio. Il 2018 si apre con una decisione in chiave verde, i sacchetti di plastica usa e getta vengono aboliti fino ad esaurimento da un provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico, per lasciar spazio a quelli biodegradabili e compostabili. Una decisione verde come la vittoria del Fezzano. L’anno scorso gli abitanti della terra hanno battuto il loro record, raggiungendo gli 8 miliardi, la borgata ricorda questo momento.

La seconda borgata a passare è stata il Lerici, detentori del primo posto della sfilata 2019, che ha voluto mettere in scena una rievocazione storica e un momento di grande interesse per la Perla del Golfo, la sfida tra la Repubblica Marinara di Genova e la Repubblica Marinara di Pisa per il dominio su Lerici. La battaglia, avvenuta nel 1256, fu aspra, il mare in tempesta mise in difficoltà le due potenze marittime che dovettero scontrarsi tra tuoni e lampi. Ad aprire la sfilata è stata una coreografia di ballo a cura della Pro Danza di Lerici che ha usato il movimento degli allievi e allieve e gli attrezzi per ricreare la furia delle onde e il suono del mare in tempesta, i vestiti delle diverse sfumature di blu, dal più chiaro della schiuma allo scuro del mare di notte. La colonna sonora di Pirati dei Caraibi e di Requiem for a Dream hanno accompagnato i 140 figuranti e il carro-galeone. Gli armigeri con la croce pisana e la croce di San Giorgio su scudi e armature si scontrano durante la sfilata, la Superba ha la meglio e i lericini festeggiano la fine della battaglia.

 Subito dopo il Lerici i vicini di casa, ma nemici durante il Palio, il San Terenzo ha scelto di mettere in mostra tutta la capacità creativa con un tema insolito “Tanto di Cappello al Nostro Golfo”, una sfilata in cui, è il caso di dirlo, i borgatari hanno messo la testa. La borgata ha deciso di rappresentare tutto il golfo sulla testa dei figuranti creando dei copricapi fantasiosi ed illuminati capaci di rappresentare i monumenti, gli angoli e le costruzioni di ognuna delle 13 borgate. I figuranti erano quindi vestiti in nero proprio per dare risalto ai cappelli che, curati nei minimi dettagli, erano protagonisti della sfilata. Sul carro un enorme cappello a cilindro con i colori del San Terenzo e le bandiere delle altre borgate attaccate.

Al quarto posto nella sfilata il Canaletto, preceduto dal suo palio juniores di cui sono detentori, ma ottenuto con un altro equipaggio rispetto a quello attuale. La borgata numero 6 già nel 2022 avrebbe voluto riniziare a sfilare con carri e classifica anche se la sfilata era stata pensata per solo 30 persone, quindi i canarini hanno scelto di rifare tutto, ma si sono fatti trovare prontissimi per questa sfida a colpi di stoffa, cartone e pennarelli. “Giallo è bello” il Canaletto celebra il suo colore e racconta i luoghi in cui lo troviamo. Dai nostri campi, pieni di girasole e grano, alle nostre strade sotto forma di segnaletica passando per gli scuolabus che ogni giorno portano a scuola tanti bambini. Il giallo è anche nei nostri telefoni con le loro emoticon e, a proposito di canarini, come dimenticare Titti, un grande classico dell’animazione, che ritroviamo sul carro insieme a Gatto Silvestro e alla Nonna. Hanno chiuso la sfilata a base di giallo le stelle del firmamento, che fin da bambini rappresentiamo di colore giallo.

Dopo un’immersione di giallo si passa al bianco e nero, il Cadimare ha scelto di celebrare e ricordare l’impegno dei borgatari, dell’equipaggio, dello staff tecnico, dei dirigenti e dei sostenitori per questo weekend. “365 giorni di noi le stagioni del palio”, i cadamotti hanno raccontato l’autunno con gli elementi della natura in questa stagione funghi e castagne lasciano poi spazio all’inverno con i pupazzi di neve e al trofeo di Natale, una dura prova per gli equipaggi che devono combattere contro la tramontana. Arriva poi la primavera, si torna in mare con un clima più mite ma con la voglia di vincere e la necessità di allenarsi sempre di più, fiori, api e la rinascita della natura sono una spinta a dare il meglio di sé. Arriva poi l’estate e i bambini vestiti da fetta da anguria e gelati raccontano il relax dell’estate, ma per i vogatori si avvicina la sfida e serve concentrazione, si pensa alla Morin e ci si allena per vincere.

Dopo i pirati nel ponente del golfo arrivano i tellaresi con il loro polpo campanaro rappresentato sulle magliette a sfondo blu. Il Tellaro ha scelto di presentare ai presenti un’altra leggenda, meno famosa di quella del polpo campanaro, la leggenda del Grifo che salvò il borgo di Barbazzano dall’attacco dei Saraceni che attraverso la spiaggia “della Vittoria” di Fiascherino stavano per raggiungere l’antico borgo sulle alture. Il Grifone aiutò i barbazzanesi, un popolo contadino che non aveva a disposizione moltissime armi. Il capo dei Saraceni, mastodontico e armato, fu fermato proprio dal Grifo prima di arrivare alle porte del borgo. Il carro rappresenta proprio le porte del borgo alla quale stava per arrivare l’orda di pirati. Durante la sfilata il grifo attacca il capo, infuria la battaglia, ma i barbazzanesi sono salvi.

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