Il 7 giugno, intorno all’ora di pranzo, la Squadra Infortunistica della Polizia Locale spezzina ha ricevuto una richiesta d’intervento per procedere ai rilievi di un sinistro stradale verificatosi poco prima in Via XXIV Maggio all’incrocio con Via S. Ferrari.
Al loro arrivo gli Agenti hanno ricostruito senza alcuna difficoltà la dinamica dell’evento, originato dal sorpasso vietato a destra di un motociclo, che entrava in conflitto con la traiettoria dell’autovettura che stava sorpassando e che stava manovrando proprio verso destra per inserirsi in un parcheggio. Pochi i danni conseguenti al sinistro, che sarebbe stato risolto in poco tempo, se non fosse stato per il fatto che all’arrivo sul posto gli Agenti hanno trovato solo l’autovettura ed il passeggero del motociclo, infortunatosi ad un arto durante la caduta. Risultava quindi che il conducente dello scooter, dopo aver abbandonato il suo trasportato ferito, si era dato alla fuga con il chiaro intento di rendersi irreperibile.
Di fronte al muro di omertà eretto dal passeggero della moto, che rifiutava di ricorrere alle cure del Pronto Soccorso per i traumi subìti e taceva nel chiaro intento di proteggere quello che era con ogni probabilità un amico, la Locale ha avviato immediatamente le indagini per risalire ai dati del veicolo ed identificare il fuggitivo, trovando riscontro nei filmati delle telecamere del posto che avevano immortalato la targa dello scooter e che fornivano indizi sulle caratteristiche fisiche del conducente.
Dopo aver accertato che il motociclo era oggetto di furto, denunciato dalla proprietaria nello scorso mese di maggio, e quindi trovandosi di fronte ad un vicolo cieco, la Squadra Infortunistica, con la collaborazione dei colleghi del Reparto Pronto Intervento e Prevenzione Generale, ha iniziato un minuzioso lavoro di investigazione che ha portato gli Agenti ad esaminare tutte le registrazioni delle telecamere posizionate sulle strade di maggiore percorrenza e delle telecamere associate al servizio di tracciamento delle targhe, il così detto Targa System, poste ai varchi di accesso ed in uscita dalla città. Risultava così documentato che lo scooter, guidato sempre dallo stesso soggetto, un uomo apparentemente di circa vent’anni, circolava per la città quotidianamente, con una netta prevalenza di passaggi nella periferia sud del territorio comunale. Sono state quindi dislocate in tale zona alcune pattuglie in borghese, che in breve hanno individuato lo scooter fermo in Via della Concia e hanno atteso pazientemente il ritorno dell’utilizzatore, bloccandolo poco dopo quando questi, munito di casco, tornava al veicolo e si poneva alla guida.
Dall’identificazione è emerso che si tratta di un 23enne italiano che, nonostante la giovane età, ha una lunga lista di precedenti per reati contro il patrimonio e legati allo spaccio e consumo di stupefacenti, senza patente in quanto mai rilasciata per difetto dei requisiti morali e psicofisici.
Si è proceduto quindi a suo carico per il grave reato di ricettazione e, dal punto di vista amministrativo, per gli illeciti di guida senza patente, circolazione senza la prescritta assicurazione, sorpasso vietato a destra e fuga dopo l’incidente, per un importo totale di circa settemila euro.
Il motociclo, ancora in buono stato di manutenzione, veniva immediatamente restituito alla proprietaria.