Tra le intenzioni che il vescovo e la diocesi indicano ogni anno per la “Quaresima di carità” ce n’è sempre almeno una di carattere missionario. Quest’anno si è così deciso di sostenere il lavoro che da molti anni porta avanti nel Congo padre Emilio Ratti, un religioso originario di Piana Battolla che appartiene ai frati minori francescani.
Padre Emilio è tra l’altro un medico iridologo, specialista nelle malattie degli occhi, e il suo lavoro in Africa, sul piano dell’assistenza, ha riguardato e riguarda in modo particolare gli aspetti relativi alla salute delle persone. Non a caso, nella città di Bukavu, padre Emilio, grazie al sostegno di tanti benefattori italiani e spezzini in particolare, ha realizzato negli ultimi decenni un vero e proprio “ospedale di referenza”, cui di recente è stata annessa una vera e propria clinica oculistica.
La città di Bukavu si trova nell’est del Congo, in una zona difficile, martoriata dalla guerra e contrassegnata anche da tante ingiustizie sociali. Per questo, l’impegno missionario del religioso spezzino non si limita all’aspetto medico e sanitario, ma riguarda interventi per i poveri e i diseredati. In particolare, le somme che saranno raccolte nella “Quaresima di carità” della diocesi andranno per la realizzazione, sempre a Bukavu, di alloggi dignitosi per i tanti rifugiati che affollano la periferia di Bukavu, provenienti da regioni vicine. Gli aiuti a padre Emilio e alle due suore che operano con lui, suor Scolastica e suor Mirabilis, sono coordinati alla Spezia dall’associazione “San Francesco onlus”, alla quale fanno capo molti volontari e volontarie e che ha già inviato in Africa molti aiuti importanti.
Su un’isola del lago Kivu è stata anche realizzato di recente un villaggio per i pigmei, una popolazione locale che, emarginata dalla società, si trovava in grandi situazioni di disagio.