Un comportamento virtuoso nella divisione dei rifiuti può essere la svolta. Acam e gruppo Iren promuovono una nuova campagna promozionale allo scopo di perfezionare una raccolta differenziata che alla Spezia già funziona bene. Gli spezzini riciclano tanto, il passo successivo è farlo nel modo corretto.
Il gruppo ha scelto di investire in contenuti social, per la tv, affissioni e per la stampa che possano sensibilizzare ulteriormente sul tema. La promozione raffigura i “mostri” che si creano se si differenzia male. Gli errori più comuni? Le tazzine di ceramica nel vetro e gli ombrelli rotti nella plastica e metalli. Per capire cosa buttare nella plastica è utile porsi la domanda: è un imballaggio? Se la risposta è si, il bidone della plastica è quello giusto. Per verificare il giusto contenitore è possibile controllare sul rifiutologo.
Il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti dalla città: “Il rifiuto può essere una risorsa, insieme all'Assessorato abbiamo avuto una contrazione dei costi perché abbiamo abbattuto l'indifferenziato. Vogliamo fare un salto in termini qualitativi, il nostro obiettivo è l’85% di differenziata, ma abbiamo lavorato anche sull'economia circolare -prosegue il Sindaco- in questa visione rientra anche l’iter fatto per realizzare il biodigestore che chiude il ciclo dei rifiuti, evitando la discarica e producendo compost e biogas con un rientro anche economico. L'impianto non verrà caricato sulle bollette, infatti dal Pnrr sono stati finanziati 40 milioni di contributo, dimostrazione che la serietà è premiata. Adesso non ci resta che lavorare sulla piccola porzione di persone che ancora non comprende come fare o non vuole differenziare nel modo corretto".
Il lavoro sul ciclo dei rifiuti è fondamentale per salvaguardare l’ambiente, si tratta di un impegno a lungo termine che andrà anche a sostegno delle future generazioni, saranno loro a dover costruire un equilibrio nuovo per la tutela dell'ambiente.
Marco Fanton, direttore Acam Ambiente, gruppo Iren, ha illustrato i numeri dei rifiuti, fornendo una panoramica sulla nostra città: “Il produttore di rifiuti è il cittadino e per noi l'educazione alla differenziata è essenziale. Abbiamo raggiunto l'80%, il servizio è tarato sull'ottimo comportamento delle persone, in quanto oltre una certa soglia proprio per la natura dei materiali non si può andare, il 100% di fatto è irrealizzabile. Il Comune della Spezia comprende circa il 50% dei rifiuti dell’intera provincia. Ogni anno un cittadino produce 500kg di spazzatura, di cui 400 kg differenziati e 100 di indifferenziato. -continua il direttore Fanton- è importante che i materiali possano rientrare nel ciclo produttivo, esiste infatti un vero e proprio mercato che varia la domanda, in alcuni momenti viene richiesta la carta, in altri la plastica o il vetro. I rifiuti sono una risorsa e se differenziati e riciclati nel modo giusto permettono di abbattere i costi".
I numeri del comune della Spezia sono positivi, in generale il comportamento è virtuoso. I cittadini dimostrano di voler collaborare nella gestione dei rifiuti: 50mila tonnellate sono i rifiuti totali, di cui 10 mila di indifferenziato e 40mila derivanti dalla raccolta differenziata. L’organico in fatto di peso è il primo con 13mila tonnellate, di carta e cartone entrano nel recupero 7mila tonnellate, 5mila tonnellate sono rappresentati da plastica e metalli, mentre le restanti sono legno e ingombranti per 5mila tonnellate. Il rimanente è composto da materiali particolari come per esempio Raee e medicinali.
Migliore è la differenziazione, migliore è la performance e si fa spazio l’abbattimento dei costi.