Oggi le famiglie, anche spezzine, vivono momenti di incertezza; la guerra alle porte dell’Europa ci ha aperto le finestre verso la preoccupazione e la paura. E poi c’è la difficoltà, soprattutto per i giovani, di trovare un lavoro, e le famiglie alle prese con bollette sempre più salate, prodotti alimentari con prezzi che lievitano e spese da sostenere.
L’inizio del 2023 non porta buone notizie per gli automobilisti, la legge di bilancio 2023 non ha infatti confermato il taglio delle accise sui carburanti, causando di fatto un aumento del prezzo di benzina, gasolio e gpl dal 1° gennaio 2023.
Il taglio delle accise è una misura introdotta dal governo Draghi per contrastare l’aumento dei prezzi del carburante, agevolando famiglie e imprese, con decorrenza 1° marzo 2022; grazie a questa misura, il prezzo del carburante è sceso di 30 centesimi al litro. Dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022 tale sconto è stato prorogato dal nuovo esecutivo, ma ridotto a circa 18 centesimi al litro, grazie ad un decreto-legge con “misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti”.
Il nuovo Governo ha deciso di non prorogare lo sconto per il 2023, per destinare le risorse su altri fronti, probabilmente anche in considerazione del fatto che, rispetto alla situazione del momento in cui la misura è stata introdotta, il prezzo del carburante è sceso grazie al calo delle quotazioni del petrolio sui mercati internazionali; i prezzi delle pompe oggi sono a livelli inferiori rispetto a quelli raggiunti dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.
Col nuovo anno, quindi, il prezzo del carburante salirà rispetto al prezzo attuale. Ecco che allora si registra in diversi distributori della nostra città la corsa degli automobilisti per fare oggi “il pieno” di carburante; e le code in alcuni casi sono inevitabili.
