Domenica 9 novembre 1952 l’immagine miracolosa della Madonna della Neve (già denominata “Madonna della Lagora”) veniva incoronata alla Spezia e, nel contempo, proclamata celeste “regina e patrona del Golfo”. Tre giorni di festeggiamenti culminarono con una solenne processione, presieduta dal vescovo Giuseppe Stella, dal molo sino alla chiesa di viale Garibaldi, che dal quadro prende il nome.
A settant’anni di distanza la comunità parrocchiale ricorda quell’evento ormai lontano, a conferma del legame profondo che unisce la devozione mariana alle popolazioni della città e del golfo.
Appena fuori porta Biassa, in riva al torrente detto “la Lagora”, esisteva in una piccola casa colonica un dipinto ligneo rappresentante la Vergine. Un giorno il torrente straripò e invase la casa: solo il quadro della Vergine rimase intatto. Il popolo di allora gridò al miracolo e venne eretta la prima piccola chiesa della Madonna della Lagora, poi immortalata in un celebre quadro di Agostino Fossati. Distrutta la chiesa non ad opera del fiume, ma delle maestranze che costruivano l’Arsenale, a fine Ottocento, il quadro della Vergine venne ospitato prima nella parrocchiale di Santa Maria e poi nella nuova bella chiesa dei salesiani, realizzata a inizio secolo da Giuseppe Ferrari. Nel 1952 ci fu l’incoronazione.
In occasione del settantesimo, già nell’estate scorsa, l’artista spezzino Omar Padelletti ha dedicato proprio alla Madonna della Neve il nuovo gonfalone del “Palio del Golfo”. Altre iniziative si sono svolte nei mesi scorsi.
Ora, avvicinandosi la data settantennale, domani sera alle 21 il coro e la corale “Don Bosco” terranno, nella chiesa di viale Garibaldi, un concerto di musiche sacre al quale tutti sono invitati. Mercoledì alle 18, infine, Messa solenne conclusiva presieduta dal parroco don Mirko Mochi.