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Fermati per ricettazione, non hanno resistito a tentare un furto subito dopo essere usciti dalla caserma dei Carabinieri e sono quindi stati arrestati.

Era stata ribattezzata “i Bonny & Clyde di Sarzana” la giovane coppia che nell’arco delle ultime notti aveva messo a segno una serie di colpi ai danni dei negozi del centro storico della cittadina. “I soliti ignoti” hanno però oggi volti e nomi: i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, infatti, al termine di una serrata indagine li hanno identificati e tratti in arresto. Si tratta di una 45enne italiano residente a Carrara e di un cittadino marocchino 24enne, entrambi noti alle forze di polizia per una serie di reati contro il patrimonio.

I militari hanno ricostruito i movimenti ed il modus operandi della coppia, che agiva nelle prime ore della notte, approfittando delle tenebre, per saccheggiare i negozi. Il primo ad essere colpito era stato un supermercato, seguito da una pizzeria e dal parchimetro di piazza Terzi. I due si impossessavano del contenuto delle casse e di qualche genere alimentare. La notte del 3 ottobre scorso era invece avvenuto il furto più cospicuo, ai danni di una pizzeria nella centralissima Piazza Garibaldi. La mattina seguente i Carabinieri della Compagnia di Sarzana, guidati personalmente dal Capitano Luca Panfilo, avevano effettuato un sopralluogo raccogliendo preziosi indizi che, grazie anche al fondamentale aiuto fornito dal sistema di video sorveglianza comunale, hanno poi portato all’identificazione dei presunti responsabili.

La pazienza dei Carabinieri, che hanno organizzato mirati servizi per interrompere la catena di furti, li ha premiati: stamattina, alle prime luci dell’alba, gli stessi Carabinieri che avevano effettuato il sopralluogo hanno individuato i sospettati e li hanno fermati ed accompagnati in caserma. Ad incastrarli è stato un computer portatile, proprio quello asportato all’interno della pizzeria e del cui furto il titolare era rimasto particolarmente amareggiato, visto che si trattava di un pc già appartenuto al padre, quindi dall’alto valore affettivo ben più che materiale.

I due sono stati accusati di ricettazione e denunciati in stato di libertà, non essendo possibile, a norma, dichiararli in arresto.

I Carabinieri, però, non si sono accontentati e, dopo che i due erano usciti dalla caserma, hanno iniziato a pedinarli a distanza, temendo che potessero compiere ulteriori reati. Il loro intuito non ha fallito: la coppia, a solo un centinaio di metri di distanza dalla caserma, ha infatti visto un’autovettura parcheggiata, al cui interno vi era un decespugliatore. Senza pensarci un attimo, i due hanno infranto il deflettore della portiera per aprire l’auto ma i Carabinieri li hanno immediatamente bloccati, impedendo il furto.

La coppia è quindi stata dichiarata in arresto per il tentato furto. Nel corso del processo per direttissima, tenutosi questa mattina in Tribunale alla Spezia, l’arresto è stato convalidato ed i due sono stati sottoposti alla misura della presentazione in caserma.
Su di loro, inoltre, i Carabinieri stanno raccogliendo elementi per accertare la responsabilità per gli altri furti avvenuti.

Nel frattempo, il computer portatile è stato restituito al legittimo proprietario.

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