Nel corso di un'operazione congiunta diretta alla tutela della salute pubblica, della sicurezza alimentare e alla repressione delle frodi nel commercio, i Veterinari Ufficiali dell'ASL5 coadiuvati dai militari della Compagnia Guardia di Finanza di Sarzana hanno riscontrato condotte illecite perpetrate presso uno stabilimento di depurazione di molluschi bivalvi (mitili e ostriche) sito nella Provincia della Spezia, deferendo all'Autorità Giudiziaria alcuni operatori del settore della filiera per il presunto reato di frode nell'esercizio del commercio. Contestualmente, sono state elevate dal personale sanitario ASL sanzioni amministrative a carico sia del mitilicoltore, per aver conferito i mitili al centro di depurazione in assenza di tracciabilità/provenienza, sia alla ditta che le avrebbe avviate al circuito commerciale senza la prevista ed obbligatoria depurazione, allo scopo di sopperire alla carenza di prodotto in questa stagione rispetto alla richiesta del mercato.
Gli operatori ASL, quindi, con la locale Autorità giudiziaria, hanno sequestrato e destinato alla distruzione 9 quintali di mitili, per scongiurare rischi igienico-sanitari per i consumatori, considerato che gli stessi, già confezionati come se fossero depurati, erano destinati a ristoranti e pescherie locali, eludendo/vanificando l'efficacia dei previsti controlli sanitari. Sono in corso ulteriori indagini dirette dal Sost. Procuratore Elisa Loris della Procura della Spezia, al fine di accertare se la mancata depurazione dei molluschi possa essere una prassi consolidata anziché un evento isolato.
I molluschi bivalvi sono organismi filtratori ed un cibo gustoso e con ottimo valore nutritivo, ma in grado di concentrare molti elementi inquinanti sia biologici sia chimici. Per questa loro peculiarità costituiscono un alimento ad alto rischio igienico-sanitario se non sottoposto ad un preciso disciplinare che tutela il consumatore, anche in considerazione di una diffusa abitudine alimentare che ne prevede il consumo poco cotti, se non addirittura crudi. I molluschi bivalvi destinati all'alimentazione umana devono, infatti, provenire da zone di mare classificate dall'Autorità Competente, poiché non vi è nessuna garanzia per la salute di chi li consuma se raccolti in aree non sottoposte a controlli o se non sono transitati da un Centro di depurazione prima di essere commercializzati.
Nel Golfo della Spezia sono presenti due aree di molluschicoltura autorizzate (le uniche in tutta la Liguria) per l'allevamento dei Mitili (Mytilus galloprovincialis) e delle Ostriche concave (Crassostrea gigas), denominate Diga Foranea e Baia di Portovenere, entrambe appartenenti alla classe sanitaria "B" (in una scala di valori A, B, C, non classificata).
La Struttura Complessa Igiene degli Alimenti di Origine Animale dell'ASL5 della Spezia vuole sensibilizzare la popolazione sul rischio di mangiare muscoli, ostriche e molluschi bivalvi non controllati poiché la loro mancata depurazione può portare a malattie alimentari (batteri, virus e tossine con sintomatologia da moderata a grave) rappresentando un problema di salute pubblica. La cottura prolungata e completa, invece, è in grado di distruggere gran parte dei microrganismi eventualmente presenti nei "frutti di mare", altre sostanze pericolose per il consumatore, - come tossine prodotte da particolari alghe tossiche o contaminanti ambientali chimici presenti nelle acque (metalli pesanti, insetticidi, idrocarburi, diossine) - non sono inattivati dalla cottura. Per tale motivo, i frutti di mare raccolti nelle aree di produzione classificate sono sottoposti a controllo per la ricerca di tali sostanze che, se rinvenute, comportano l'immediato blocco dell'area e il divieto di raccolta fino a ripristino delle condizioni ambientali idonee.
Il servizio congiunto tra i finanzieri del Comando Provinciale della Spezia e ASL5 testimonia la consolidata sinergia tra Amministrazioni dello Stato nel primario interesse della tutela della salute pubblica e del regolare svolgimento del commercio, perseguendo gli operatori che adottano politiche commerciali scorrette e soprattutto pericolose per la collettività.