Si sono chiuse stamani le indagini della Polizia Locale, con la formalizzazione delle ipotesi di reato di omissione di soccorso e fuga, a carico del responsabile dell’incidente stradale con lesioni avvenuto lo scorso 20 agosto intorno alle 15.00 in Via Minzoni nel tratto compreso tra Via Tommaseo e Via D’Azeglio.
La Sezione Infortunistica della Locale, partendo dalla testimonianza di un automobilista di passaggio, che aveva seguito l’auto del fuggitivo fino ad un certo tratto di viale Italia, nonché dalle riprese delle telecamere della zona e del sistema informatizzato della gestione dei flussi veicolari operativo sul territorio comunale, ha svolto un paziente lavoro investigativo, fatto di incroci di dettagli ed altri singoli elementi di prova e, pur in assenza della precisa sequenza alfanumerica della targa del veicolo responsabile, nell’arco di pochi giorni ha ricostruito l’intera dinamica dei fatti ed è giunta all’identificazione dell’autore dei reati.
Il protagonista è un conducente di 32 anni residente nel centro storico cittadino che, appunto, nel pomeriggio del 20 agosto, alla guida di una potente auto sportiva, dalla posizione di sosta del tratto a fondo cieco della Via D’Azeglio, si è mosso per immettersi nella Via Minzoni ma, anzichè seguire il senso unico girando a sinistra verso Via XX Settembre, ha svoltato a destra percorrendo il tratto di Via Minzoni in senso contrario a quello consentito, per risparmiare tempo.
Fatto sta che contemporaneamente alla sua pericolosa manovra, proprio da Via Tommaseo è sopraggiunto un malcapitato motociclista che, trovandosi di fatto la strada sbarrata dall’autovettura, per evitare un urto frontale, è caduto rovinosamente a terra. A quel punto il conducente dell’auto, anzichè fermarsi e scendere per sincerarsi delle condizioni del motociclista e scambiare i dati per il risarcimento, ha innestato la retromarcia, e, accelerando senza esitazioni, si è allontanato dal luogo del sinistro. Un testimone di passaggio, fermatosi per soccorrere il conducente del veicolo a due ruote, è stato da questi invitato a seguire l’auto per prendere il numero di targa, ma senza successo a causa dell’intenso traffico.
L’auto è stata poi rinvenuta in sosta in Piazza Chiodo da una pattuglia di supporto della Locale, il cui fine era anche quello di individuare l’effettivo conducente perché, trattandosi di reati e quindi di comportamenti penalmente rilevanti, era importante accertarsi chi fosse alla guida del veicolo pirata.
In questo caso, però, è stato appurato che il responsabile era proprio il proprietario dell’autovettura, che, dopo circa un’ora, si è recato a riprendere il veicolo e qui è stato bloccato dagli Agenti appostati in attesa, che hanno proceduto a all’immediato fermo amministrativo del veicolo per la durata di tre mesi con ritiro della carta di circolazione.
Il giovane, risultato peraltro essere privo di qualsiasi patente di guida poiché mai conseguita, è stato convocato in Comando questa mattina al fine di redigere tutti gli atti, sia amministrativi che relativi alla segnalazione che verrà inviata all’Autorità Giudiziaria.
Dal punto di vista penale, le conseguenze per i reati compiuti sono state la segnalazione per omissione di soccorso, per cui è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni, cui va a sommarsi la reclusione da un anno a tre anni per il reato di fuga in incidente con lesioni.
Dal punto di vista amministrativo, gli è stata contestata la sanzione per marcia in senso vietato e quella per guida senza patente, che va da 5.100,00 a 30.599,00 euro; dopo di ciò, se il giovane venisse colto un’altra volta alla guida, per lui scatterebbe la denuncia penale per recidiva.
Tutti i dati necessari sono stati forniti alla parte danneggiata che potrà così esercitare il legittimo diritto al risarcimento dei danni e delle lesioni subite.