"Da lunedì 8 agosto 2022, a La Spezia, all'interno del parco della Maggiolina, è stata rinchiusa una famiglia di cinghiali, composta da due madri e 6-7 cuccioli di pochi mesi", così ci scrive in una nota Federica Furlan.
"Il Sindaco Peracchini ha emesso un'ordinanza di non abbattimento in loco, invitando gli agenti regionali alla sola "rimozione" degli ungulati. Il copione è sempre il medesimo: gli animali verranno sedati da un veterinario e poi trasportati sulle alture dove saranno uccisi lontano da occhi indiscreti.
Che non ci venga ancora raccontata la favola del lieto fine con tanto di liberazione nei boschi.
Gli animali adulti verranno uccisi, mentre ai piccoli toccherà forse una sorte ancora peggiore ,con il confinamento all'interno delle ZAC (Zone Addestramento Cani da Caccia), che - peraltro - al momento dovrebbe essere vietato a causa della Peste Suina africana.
Ma i dubbi restano. Perché in Italia non tutto funziona come dovrebbe. Noi cittadini chiediamo un intervento non cruento e il ricollocamento degli animali nel loro habitat naturale : il bosco.
La legge 221 del 28 dicembre 2015 art.7 vieta l'immissione dei cinghiali sul territorio.
Ma qui non si tratta di una nuova immissione, bensì di un riposizionamento degli animali da dove sono venuti. Che è cosa ben diversa.
Ci appelliamo all'amministrazione regionale e comunale, affinché ci si attivi per la ricerca e per l'attuazione di soluzioni finalmente alternative all'abbattimento,indicative di civiltà,di ragionevolezza,di rispetto della vita e della fauna selvatica, che è patrimonio dello Stato, e quindi di noi tutti".