E’ stata presentata questa mattina alla presenza di Luca Dal Fabbro, Presidente Iren, Donatella Bianchi, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Rudy Biassoli, Presidente del Consorzio Marittimo Turistico Cinque Terre, e dei sindaci dei Comuni coinvolti, l’iniziativa promossa in sinergia dai 3 enti per la tutela integrata del mare e per promuovere forme di turismo sostenibile nei borghi e sui sentieri delle Cinque Terre. Sono intervenuti anche Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia, e Giacomo Giampedrone, assessore all’Ambiente della Regione Liguria.
Le Cinque Terre sono un territorio di immensa bellezza, ma anche delicato e soggetto ad una forte pressione turistica. E’ un territorio da proteggere affinché la bellezza possa essere goduta ancora nel tempo. Il grande numero di turisti che frequenta i borghi e i sentieri, ha un forte impatto sull’ambiente che va gestito con cura e consapevolezza.
“E’ un progetto importante per il nostro territorio – ha dichiarato il Sindaco Peracchini - Stiamo facendo un percorso sulla raccolta differenziata, sulla valorizzazione dei materiali recuperati e sul rispetto del territorio che sta dando risultati significativi dal punto di vista ambientale ed economico. Vogliamo dare un messaggio ai turisti sull’importanza della tutela dell’ambiente. Sapete che cosa significhi avere migliaia di turisti ogni giorno, per cui questo progetto diventa fondamentale per sensibilizzare tutti al rispetto dell’ambiente. Ringrazio IREN per averci aiutato ad affrontare in modo molto innovativo questo delicato tema, ringrazio Regione Liguria, il Parco Nazionale delle Cinque Terre e i Battellieri per questo progetto”.
Per questo motivo il progetto presentato parte dall’obiettivo fondamentale di sensibilizzare i turisti sul rispetto e la tutela dell’ambiente già durante il tragitto sui battelli al fine di evitare l’abbandono dei rifiuti sul territorio. E’ prevista l’installazione di isole di raccolta rifiuti sulle imbarcazioni in partenza dalla Spezia e Portovenere dove potranno essere conferiti plastica, lattine, carta e rifiuti residui non riciclabili che verranno ritirati da Acam Abiente.
“Abbiamo un territorio tanto bello da mettere a disposizione di chi lo vuole visitare e lo facciamo oggi su un tema molto importante come quello della raccolta differenziata e la capacità culturale di capire che più rifiuti differenziamo e meno rifiuti dobbiamo smaltire. Ciò che rimane dalla differenziata è un prodotto che può portare ricchezza ai territori", così l'assessore regionale Giacomo Giampedrone.
"Il nostro territorio non solo ha la percentuale più alta di differenziata, ma è anche diventato un hub turistico. Quindi agire anche sulla capacità dei turisti di continuare questo circolo virtuoso, credo che sia molto importante. Altro aspetto significativo è quello di portare avanti questo progetto con un ‘player’ del settore quale IREN, che credo debba affrontare la sfida non solo di lavorare per aumentare al massimo la differenziata, ma anche per smaltire i rifiuti. Servono per questo nuovi impianti, se non svoltiamo da questo punto di vista, tutto il lavoro che facciamo a monte non avrà quel valore aggiunto.
“Avviamo questa campagna – ha concluso Giampedrone - in una realtà provinciale che è la più innovativa dal punto di vista della raccolta differenziata, perché è la provincia che ha superato abbondantemente quel 65% che è un obbiettivo imposto dall’Europa e che spesso in altri territori non arriva. Il territorio regionale sta aumentando questa capacità culturale. Siamo partiti nel 2015 con una media regionale intorno al 34-35% di raccolta, oggi viaggiamo abbondantemente sopra i 55%, ovviamente abbiamo ancora strada da fare e credo che iniziative come queste siano sempre da salutare con grande favore”.
Sulla valenza del progetto è intervenuto anche Luca Dal Fabbro, Presidente di IREN: “Oggi con questo progetto mettiamo in campo una campagna per sensibilizzare il turista che viene alle Cinque Terre a raccogliere e portare i rifiuti a terra che vengono poi trattati e trasformati, portando ricchezza al territorio, in un ciclo di economia circolare, passando da un modello consumistico usa e getta, ad uno più sostenibile. Il rischio di gettare le plastiche in mare significa non solo danneggiare la catena alimentare, ma anche pregiudicare la fauna ittica e l’ecosistema. Questo progetto è un esempio di collaborazione del territorio, IREN non può esercitare il suo lavoro se non facendo sinergia”.
“La Liguria ha bisogno di impianti altrimenti moriamo di rifiuti – ha aggiunto Dal Fabbro - I rifiuti possono diventare una fonte di ricchezza. Stiamo vivendo una delle più grandi crisi energetiche degli ultimi 300 anni, potrebbe mancare il gas, ma noi potremmo produrlo dai rifiuti. Il 10% dei rifiuti nazionali, può generare il 10% di biogas rinnovabile nazionale. La Liguria, il Piemonte, l’Emilia Romagna hanno già impianti di questo tipo, occorre farne altri, lavorando insieme ai territori e alla popolazione, spiegando bene quali possano essere i benefici e come si preserva l’ambiente facendo questo. Sono contrario ad imporre un impianto perché deve essere fatto, ma è importante discutere la questione con la popolazione su base democratica. IREN è una delle aziende più vicine al territorio ed è forse la nostra più grande forza”.
“Oggigiorno ambiente ed energia sono un’unica cosa – ha concluso Dal Fabbro - Il rifiuto lo abbiamo sempre vissuto come tale, ma in realtà se gestito diventa una ricchezza dalla quale si possono produrre metalli preziosi e rari, energia, anidride carbonica. Bisogna pensare ad un sistema che da consumistico passi a rigenerativo, dove il consumo non passi in mare, la plastica non venga mangiata dai pesci, ma raccolta, gestita e rivalorizzata in un ciclo continuo che fa bene all’ambiente e a tutti noi”.
Anche il Parco delle Cinque Terre è Partner del Progetto, Donatella Bianchi ha commentato: “Dobbiamo restare molto concreti quando si trattano argomenti come quello del rispetto per l’ambiente. Oggi presentiamo un’iniziativa molto bella e importante per tutti noi. E’ fondamentale lavorare tutti insieme, privati, comuni, l’Ente Parco, la Regione, la Provincia. Partiamo da quello che potrebbe sembrare un piccolo gesto, la creazione di isole ecologiche, ma tutto questo ha un enorme valore culturale in quanto stiamo dando un esempio di come il territorio vuole passare dall’economia lineare a quella circolare, soprattutto attraverso la gestione dei rifiuti. Dico sempre che l’energia più rinnovabile è quella che non consumiamo, riduciamo i nostri consumi e sicuramente ridurremo i nostri impatti”.
Il Progetto prevede anche un’attività di ‘plogging’, ovvero la raccolta dei rifiuti sui sentieri durante le attività di trekking. In questo modo gli escursionisti potranno condividere, riflettere e contribuire concretamente alla pulizia dei sentieri, utilizzando guanti, sacchi e contenitori forniti direttamente da ACAM mentre svolgeranno attività outdoor.
“La sensibilizzazione inizierà con locandine che verranno posizionate nelle biglietterie e sulle imbarcazioni – ha spiegato Rudy Biassoli - Ovviamente è stato tutto coordinato da IREN, per aiutarci a far capire l’importanza della differenziazione dei rifiuti. Abbiamo passeggeri che vengono da ogni parte del mondo, per cui avevamo bisogno di trovare un modo chiaro e semplice per comunicare questo messaggio. Questo accordo sposa a pieno le nostre politiche etiche aziendali. Per anni abbiamo avuto nel nostro piano di gestione di rifiuti a bordo proprio come punto centrale la riduzione dei rifiuti, proponendo ai passeggeri di non consumare eccessive quantità di plastica e assolutamente di non portarle a terra.
Questo ci ha permesso di ottenere anche la certificazione 14001. Pensiamo che questa collaborazione possa essere di ispirazione per tutti coloro che vivono il mare, non solo per i turisti sulle nostre imbarcazioni, portandoli a conferire i rifiuti nel modo più giusto”.