Un incontro particolarmente riuscito quello organizzato dal Consorzio Canale Lunense e dall'Isa 13 grazie al quale una ventina di studenti delle medie hanno potuto conoscere l'importanza dell'acqua come bene primario e come risorsa energetica e per l'agricoltura.
La 'lezione' rientrava nell'ambito dei progetti 'Oltre l'estate' del programma operativo nazionale (Pon) del Ministero dell'Istruzione finanziato da fondi europei e si è tenuta nella sede storica e nel complesso consortile di via Paci 2 a Sarzana.
Il Consorzio ha accolto i ragazzi e spiegato loro le attività di irrigazione e bonifica, oltre al grande valore della risorsa acqua, con una 'lezione' teorica nel salone storico della sede e una pratica grazie alla visita alla centrale idroelettrica e al laboratorio dell'acqua, struttura che ripete in piccolo il sistema delle condotte irrigue.
A condurre la visita guidata e le spiegazioni delle attività il presidente Francesca Tonelli, il direttore Corrado Cozzani e il vicepresidente Lucio Petacci. È stato proiettato anche un video istituzionale. I ragazzi erano accompagnati dai docenti Daniele Boni, Cristiana Chiaravallotti e Alessandra Angelini, responsabili del progetto insieme a Elisabetta Nadotti e Roberta Stangalli.
La parte teorica ha riguardato tra le altre cose la storia, l'illustrazione e le funzioni al servizio dell'agricoltura del Canale Lunense e ha riguardato anche le attività di bonifica e tutte le opere di pulizia a favore dello scorrimento dell'acqua piovana, non ultima la spiegazione della nuova idrovora di Marinella.
Non solo. Si è parlato dei progetti prossimi venturi, introdotti dal Consorzio Canale Lunense, in sintonia con Anbi Liguria, tra i quali spiccano quelli per contrastare l'emergenza idrica con i laghetti di accumulo acqua per l'irrigazione e l'ammodernamento delle linee.
Gli studenti dell'Isa 13 hanno potuto poi visitare la centrale idroelettrica posta all'interno dell'area consortile (centrale in questo periodo estivo momentaneamente ferma) e osservare, oltre al parco mezzi, i prototipi delle strutture alla base dello scorrimento dell'acqua dall'asta artificiale verso i terreni agricoli per 140 chilometri.
Le parole dei dirigenti del Consorzio Canale Lunense hanno incuriosito i ragazzi che hanno posto diverse domande sull'irrigazione, sulla bonifica e sul comprensorio di riferimento esteso in Val di Magra, e parzialmente a Lerici, Aulla, Fosdinovo, oltre in una piccola porzione di Carrara.