“Un grande Paese come il nostro si giudica principalmente dalla cura che mette nel prendersi in carico i cittadini nei momenti di difficoltà e nel percorso che gli sa assicurare, come nel caso dei malati nei nostri pronto soccorso o delle famiglie e dei bambini nel sistema dei servizi sociali. Ovviamente, come ci dice la nostra costituzione, chi sconta una pena deve essere recuperato, quindi la differenza è importante: solitamente il cittadino in difficoltà, che va in un pronto soccorso, o la famiglia che chiede aiuto ai servizi sociali sono persone che collaborano, mentre chi viene affidato alla Polizia Penitenziaria deve essere recuperato, talvolta malgrado la propria volontà e attitudine o in condizioni di disagio mentale”. Dichiara il Presidente della Regione Liguria intervenuto al 205° Anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria che si è celebrato questa mattina a Palazzo San Giorgio.
“La cura che mettiamo nel nostro sistema carcerario – prosegue il governatore - misura la capacità del nostro Paese di rendere esecutivo e concreto quel dettato costituzionale, che viene da lontano, dal paese di Beccaria, e anche la capacità della nostra società di progredire. Si tratta di un compito complesso e delicato. Io credo che la Polizia Penitenziaria abbia di fronte sfide importanti che meritano di ricevere tutto il sostegno delle Istituzioni. Questi 205 anni cadono nell’anno in cui stiamo programmando enormi investimenti per il Paese, da cui il sistema carcerario non può restare escluso".
"Dobbiamo essere coscienti del fatto che dal nostro sistema carcerario, dalla sua capacità di recupero, dalla sua capacità di sicurezza, dall’attuazione della pena e dal recupero del detenuto – conclude Toti - ne va un pezzo importante di quel metro con cui misuriamo la civiltà del nostro Paese, che non possiamo dimenticare, a maggior ragione in questo momento in cui vogliamo davvero cambiarlo. Buona festa, buon compleanno e buon lavoro per i mesi a venire”.