Notte movimentata, quella appena trascorsa, per gli abitanti di Corniglia. Nel borgo delle Cinque Terre, affollato da turisti provenienti da tutto il mondo per visitare uno dei patrimoni UNESCO, sono arrivati anche dei ladri “trasfertisti”, provenienti da altrove appositamente per commettere reati contro il patrimonio.
In due si sono infatti dapprima introdotti in una casa vacanze occupata da alcuni turisti, ma sono stati sorpresi ed hanno abbandonato sul posto la refurtiva, un cellulare ed una borsa. Nel frattempo, alcuni residenti, accortisi di quanto stava accadendo, hanno immediatamente allertato tramite il numero di pronto intervento 112 la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri della Spezia, che ha inviato sul posto una pattuglia della Stazione Carabinieri di Monterosso al Mare, in servizio notturno di controllo del territorio, ed un’autoradio della Sezione Radiomobile dalla Spezia.
Giunti sul posto i Carabinieri, con l’aiuto di alcune persone del posto, si sono dati alla caccia dei due malfattori, che nel frattempo erano rimasti in paese. Nel corso delle ricerche i militari accertavano che i ladri, previa effrazione di una porta, si erano introdotti anche in un noto ristorante, asportando il registratore di cassa contenente del denaro contante, per poi darsi alla fuga in direzione dei terrazzamenti. L’inseguimento, movimentato e quasi degno di una scena cinematografica, proseguiva sino alla Stazione Ferroviaria di Corniglia, dove i due fuggitivi si dividevano: uno dei due, incurante dei rischi, imboccava correndo la galleria che conduce a Manarola, costringendo gli inseguitori a chiedere al Compartimento delle Ferrovie di Genova, per sicurezza, la momentanea sospensione del traffico ferroviario sulla tratta interessata. Nel frattempo il fuggitivo, approfittando del vantaggio di tempo acquisito, riusciva a dileguarsi.
I Carabinieri riuscivano invece a trovare il complice, il quale, per sottrarsi alla cattura, aveva tentato di nascondersi in una zona buia sottostante, dove veniva individuato, ammanettato e subito messo in sicurezza sulle gazzelle dei Carabinieri per sottrarlo all’ira dei residenti. I militari, infatti, oltre a bloccare l’uomo, hanno dovuto riportare alla calma alcuni abitanti i cui animi erano particolarmente accesi.
Nel corso della perquisizione, fermato è stata recuperata la refurtiva, circa 1.300 euro in contanti, che il malvivente si era nascosti addosso. Condotto in caserma alla Spezia, l’uomo è stato identificato grazie alle impronte: si tratta di un 41enne albanese, già noto per reati specifici e già espulso dal territorio nazionale. È stato quindi dichiarato in arresto per furto aggravato.
Ad aggravare la sua posizione, dal terminale è emerso che a suo carico risultava da eseguire un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Pistoia per una condanna a 4 anni e due mesi di reclusione per furti commessi nel 2010 a Montecatini Terme (PT) e Monsummano (PT).
Stamattina stessa è stata fissata l’udienza per direttissima in Tribunale alla Spezia.