Questa mattina una nuova area della città è stata intitolata a Maria Luisa Faggioni Pozzoli, imprenditrice spezzina e fondatrice del Soroptimist Club della Spezia, una cerimonia per ricordare una figura illustre che è stata importante per la nostra città.
In particolare l’Amministrazione comunale, rappresentata dal Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e dall’assessore alla Toponomastica Maria Grazia Frijia, ha intitolato a Maria Luisa Faggioni Pozzoli la nuova area compresa tra via Giosuè Carducci e Via del Popolo. Hanno partecipato alla cerimonia anche rappresentanti del Soroptimist Club della Spezia e i componenti della Commissione Toponomastica.
“Per la città è un giorno importante – ha dichiarato il Sindaco Pierluigi Peracchini - diamo onore e merito ad una grande spezzina, le dedichiamo un luogo particolare vicino alla piazza intitolata a suo figlio. E’ con grande emozione che riconosciamo i meriti di questa donna, madre, imprenditrice, esempio per tutti noi e per le nuove generazioni. Troppo spesso ci si dimentica del passato, troppo spesso si dimentica delle sofferenze di chi ha vissuto e ha costruito la sua impresa. Pensare oggi all’Edilizia Tirrena è come parlare di una fetta importante per la nostra città, è ancora oggi un esempio di impresa con valori importanti, una di quelle imprese con valore aggiunto che hanno avuto la fortuna di essere condotte da persone veramente illuminate, con valori fondamentali e profondi. A lei la vita non ha risparmiato nulla, ha dato gioia ma anche tanti dolori. Spero che le nuove generazioni quando leggeranno quella targa si fermino a penare anche per un attimo a lei, trovando ispirazione. A nome di tutta la città ringrazio i familiari, le figlie, i parenti tutti per l’esempio e la classe che la loro madre in particolare ha voluto lasciarci come testimonianza, grazie di cuore, è veramente un onore per la città poter intitolare questa piazza a lei”.
“Vorrei ringraziare il Sindaco -è intervenuta Elena Pozzoli, figlia di Maria Luisa - per quello che ha fatto e per aver trovato questa piazza da dedicare a mia mamma, per ricordarla per sempre. Mia mamma non è nata imprenditrice ma per gli eventi della vita si è dovuta improvvisare imprenditrice e grazie all’aiuto dei collaboratori e di tutti i suoi cari amici è riuscita ad ottenere grandi risultati. Sono davvero grata all’amministrazione”.
Maria Luisa Faggioni Pozzoli è stata una donna di elevato spessore, protagonista nella vita sociale ed economica della nostra città, dedicandosi non solo al lavoro, ma anche nell’affermazione dei diritti delle donne e la tutela dei diritti umani, promuovendo importanti interventi nel tessuto cittadino.
Maria Luisa Faggioni Pozzoli è nata alla Spezia il 24 giugno 1910, da una famiglia borghese. Si trasferisce prima a Torino per compiere i suoi studi presso il Collegio del Sacro Cuore, poi a Milano quando ancora giovanissima nel 1929 sposa l’ingegner Giacomo Pozzoli. Nel 1934 rientra alla Spezia con il marito che trasferisce nella nostra città l’impresa di famiglia fondata nel 1922. Dal matrimonio nascono 4 figli: Elena, Maria Giulia, Bona e Piero.
Nel giugno del 1950 l’ ingegner Pozzoli viene improvvisamente a mancare per una grave malattia, lasciando la signora Maria Luisa con i figli piccoli, la quale, assolutamente impreparata, spinta dal padre e con grande coraggio, prende le redini dell’impresa e la conduce brillantemente in qualità di presidente. Nel 1954 fonda la Società Edilizia Tirrena, nello stesso anno avviene la trasformazione in Società per Azioni, avente come oggetto sociale l’esercizio dell’industria delle costruzioni edili, stradali, ferroviarie, portuali e attività inerenti ed affini. La crescita della società prosegue, costante e continua, fino a diventare già alla metà degli anni ’70, una delle imprese di costruzione più conosciute nel mercato dell’imprenditoria edile nazionale: lo testimoniano i lavori eseguiti per i più importanti Enti Pubblici e Società Private dell’epoca.
Ma Maria Luisa Faggioni Pozzoli è ricordata anche perché nel 1960, insieme ad altre 19 donne di grande spessore, fonda il Soroptimist Club della Spezia, di cui è stata presidente nel biennio 1974/1976.
Nel corso degli anni la Società si è modificata con l’ingresso di nuovi soci. Al termine degli studi, il figlio Piero, che ricopriva anche cariche nazionali in Confindustria, prende le redini della società fondata dal padre, che si conferma una delle più importanti imprese edili che operano alla Spezia nel dopoguerra. La signora Maria Luisa mantiene il suo ruolo di presidente, recandosi in ufficio quotidianamente fino in tarda età.
La signora Maria Luisa muore alla Spezia il 4 ottobre 2006.
