Al via il progetto di demolizione e ricostruzione delle palazzine di Edilizia Residenziale Pubblica di via Bologna alla Spezia, un intervento importante, atteso da anni su due edifici che erano stati evacuati per problemi statici. Le due palazzine, composte ciascuna da 16 alloggi, sono state costruite nel 1974. A seguito della comparsa di lesioni e deformazioni della struttura, ARTE Spezia ha predisposto degli accertamenti. Le indagini conoscitive hanno comprovato l’esistenza di problematiche tali per cui è stato predisposto lo sgombero e sono stati dichiarati inagibili gli immobili. ARTE Spezia, quindi, ha provveduto ad individuare alloggi idonei per ricollocare le famiglie assegnatarie ed ha sostenuto le spese per il trasferimento.
L’ITER
Grazie all’opportunità offerta dal Bonus 110 è stato avviato il programma di demolizione ricostruzione dei due stabili. È stata intrapresa nei giorni scorsi la procedura di gara per l’affidamento dei lavori, che verranno realizzati attraverso una procedura di Paternariato Pubblico Privato. La pubblicazione dell’avviso di gara sulla Gazzetta Europea è prevista il prossimo 10 giugno. I lavori avranno inizio a settembre 2022 per terminare a dicembre 2023.
IL PROGETTO
Il progetto prevede un investimento complessivo di euro 8.682.306,00 per la demolizione di 32 alloggi e la ricostruzione di 40 nuove unità abitative di Edilizia Residenziale Pubblica, in fabbricati energetici antisismici di classe energetica A 4. Un intervento di riqualificazione urbana che prevede anche il recupero di una porzione del quartiere Mazzetta.
“Dopo il grande progetto di Begato, riferimento a livello internazionale per il recupero dell’edilizia – ha spiegato il presidente della Regione Liguria -, oggi dimostriamo ancora una volta il nostro impegno ad investire nell’edilizia residenziale sociale, rendendola più confortevole ma anche più sostenibile e recuperando al contempo il ruolo storico di ARTE. Anche oggi, con la demolizione e la ricostruzione delle due palazzine di via Bologna continua un percorso che ci consentirà di riqualificare 10.000 alloggi in tutta la Liguria, un piano di recupero del territorio ma anche di efficientamento energetico fondamentale per la sostenibilità degli alloggi della nostra regione. Si tratta di interventi importanti anche per la ripartenza dell’economia e che rappresentano una boccata d’ossigeno per le imprese”.
“Un progetto importante, atteso da tempo, che consente di costruire due nuovi edifici di Edilizia Residenziale Pubblica e mettere a disposizione degli utenti 40 alloggi più confortevoli, moderni e sicuri - ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica e Edilizia - Le nuove costruzioni saranno antisismiche e di classe energetica A4, quindi i consumi delle utenze saranno notevolmente ridotti. Il progetto fa parte di un vasto programma di efficientamento energetico del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica che Regione Liguria, grazie alle 4 ARTE ha pianificato su tutto il territorio ligure. Grazie al Fondo complementare al PNRR nello spezzino vengono assegnati 7,6 milioni di euro per interventi su 72 alloggi.
Arte Spezia investirà 7,3 milioni di euro per lavori in 60 alloggi, 12 situati a Santo Stefano di Magra e 48, di cui 24 alloggi per mobilità, a Sarzana. Il Comune di La Spezia riceverà ulteriori 223 mila euro per interventi su 3 ulteriori alloggi ERP. II Comune di Monterosso al Mare investirà 166 mila euro per opere su 9 alloggi. Grazie alle opportunità offerte dal Bonus 110, ARTE Spezia ha allo studio un programma di interventi, sfruttando l'opportunità del Bonus 110%, su ulteriori 294 alloggi, per un investimento complessivo di euro 35,9 milioni. Infine, grazie all’impegno di Regione Liguria, è stata risolta la difficile questione della liquidazione della Cooperativa Edilizia La Marina”.
“La ricostruzione delle due palazzine di via Bologna – ha aggiunto l’assessore alla Protezione Civile - conferma una volta di più la scelta strategica di Regione Liguria di puntare non solo sulla vivibilità e sostenibilità del territorio ma soprattutto sulla messa in sicurezza di alloggi che erano già stati evacuati perché le indagini conoscitive avevano stabilito che non rispettavano più i requisiti richiesti”.