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Pozzi di Fornola, "Quanto costerebbe ai cittadini l’eventuale bonifica?"

"Quanto graverebbe anche economicamente sulle bollette e quanto bisognerebbe chiedere allo Stato per rimarginare il danno?"

Abbiamo appreso che la Provincia della Spezia avrebbe chiesto allo Stato ben 8 milioni e 572 mila euro quale cofinanziamento sui 10 milioni e 672 mila necessari per attuare il progetto di riduzione delle perdite idriche, già inserito nella programmazione ACAM Iren 2022-2024. 

In caso di approvazione di richiesta il  finanziamento arriverà a fondo perduto, il resto sarà finanziato con l’aumento delle tariffe. Quindi a carico dei cittadini. Sia chiaro comunque che anche i finanziamenti statali provengono dai cittadini, non  piovono dal cielo! Nell’estate del 2020, Acam aveva annunciato interventi di tutte le fonti idriche del territorio per uno sfruttamento ottimale, il recupero e il potenziamento. Inoltre Iren, nella recente giornata dell’acqua, ha scritto che la nostra provincia ha la fortuna di avere falde copiose ed eccellenti. A questo punto ci chiediamo: come è possibile che la stessa Acam-Iren chieda investimenti provenienti da denaro pubblico, anche attraverso le bollette, per tutelare un bene tanto prezioso come l’eccellente acqua dei pozzi di Fornola e, nel contempo, proponga un biodigestore  a Saliceti da costruire proprio sulle falde acquifere a servizio dell’intera provincia mettendole a serio rischio?  

Il Sindaco Peracchini ha inaugurato a marzo 2022 la fontana del Palazzo delle Poste in ricordo dell’Ing. Baratta che ha avuto il merito di aver portato l'acqua nella Città e provincia con le sue infrastrutture.  

Il Sindaco Peracchini sa che quell’acqua proviene dai pozzi di Fornola alimentati dalle falde che passano proprio da Saliceti.  E’ consapevole che se quelle falde venissero inquinate oltre 150.000 abitanti della provincia resterebbero senza acqua potabile? Chiediamo ad Acam-Iren e al sindaco Peracchini: nel caso questo accadesse, oltre ai problemi per la salute, quanto costerebbe ai cittadini l’eventuale bonifica?

Quanto graverebbe anche economicamente sulle bollette e quanto bisognerebbe chiedere allo Stato per rimarginare il danno? 

La stessa domanda la poniamo al Presidente della Regione Toti e al suo fedele assessore Raul Giampedrone che, in barba anche alla sentenza del Tar e alle preoccupazioni per le falde acquifere manifestate da tecnici di alto livello professionale, hanno nuovamente inserito Saliceti nel piano regionale dei rifiuti. 


Comitato No Biodigestore Saliceti, Comitato Sarzana che Botta, Acqua Bene Comune - La Spezia, Italia Nostra - La Spezia, Cittadinanzattiva - La Spezia

 

 

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