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Bonifica e irrigazione tra passato e futuro, il consorzio Canale Lunese in controluce In evidenza

 Incontro del direttore Cozzani alla coop




Un incontro particolarmente riuscito quello organizzato dall’Associazione Tempo Libero con il direttore del Consorzio Canale Lunense Corrado Cozzani nella sala Punto Incontro della Coop San Bartolomeo alla Spezia. La riunione aveva l’obiettivo di illustrare in tutta la sua completezza il Consorzio Canale Lunense e nello specifico le sue attività legate alla bonifica e all’irrigazione.


Cozzani ha iniziato l’intervento toccando gli aspetti storici del Canale Lunense con sede da sempre in via Paci a Sarzana: dalle prime idee nel Millesettecento di una struttura artificiale in Val di Magra al servizio dell’agricoltura alla nascita del Consorzio negli anni Trenta dello scorso secolo.


Uno spaccato che ha consentito di rammentare l’attualità dei festeggiamenti nazionali per i 100 anni della moderna bonifica e l’attesa per il prossimo venturo compleanno riguardante il secolo di attività consortile lunense in calendario nel 2023.


Sotto i riflettori anche i territori serviti dalle linee irrigue e dall’attività di bonifica sui colatori delle acque piovane e il tema dell’imposizione. È emerso che le entrate tributarie del Canale Lunense per le manutenzioni dei canali dell’acqua piovana e di quelli della rete irrigua sono pari alle spese del funzionamento dell’ente e che queste sono ripartite tra circa 15mila consorziati, ricadenti in un comprensorio, esteso in Val di Magra, e parzialmente a Lerici, Aulla, Fosdinovo, oltre in una piccola porzione di Carrara.


Discussi con partecipazione anche gli argomenti della profonda innovazione avviata in questi anni dal Consorzio Canale Lunense: dagli sgrigliatori comandati a distanza al monitoraggio online del livello dell’asta artificiale, dal potenziamento delle idrovore di Marinella e Luni allo sviluppo delle linee irrigue a pressione, dai progetti di resilienza all’ammodernamento della centrale idroelettrica di via Paci.
Un capitolo a parte ha meritato la ciclopedonale lungo il Canale Lunense, il suggestivo percorso da Santo Stefano fino alla Città di Luni, quasi venti chilometri, passando per Sarzana, Fosdinovo e Castelnuovo, segnalato di recente anche dal Corriere.it tra le passeggiate più belle d’Italia.


E lo hanno meritato anche i progetti di contrasto alla siccità, di cui il più importante è la realizzazione di due invasi per la raccolta dell’acqua piovana a Santo Stefano e a Castelnuovo, da distribuire nei periodi di secca.
Il direttore Cozzani, poi, si è soffermato sui lavori che il Consorzio svolge su incarico della Regione, come gli interventi di pulizia delle sponde del Magra e il monitoraggio delle portelle sul fiume in caso di allerta rossa ad Arcola e a Bocca di Magra. Poi ancora, ha sottolineato il problema delle nutrie presente lungo le sponde del Canale Lunense e quello di altre specie aliene scoperte nel comprensorio, come gamberi killer, tartarughe e maxi-molluschi.

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