L’intervista in diretta online degli studenti del Parentucelli-Arzelà alla scrittrice americana Sara Gay Forden ha calato il sipario sul Progetto di cooperazione Italy-Usa che ha coinvolto, oltre alla scuola superiore sarzanese, la gemellata High School nel Maryland.
Un evento davvero memorabile quello andato ‘in onda’ all’auditorium dell’istituto di piazza Ricchetti a Sarzana che ha attirato l’attenzione di una settantina di ragazzi delle classi terza e quarta a indirizzo turistico e scientifico 3.0 davanti a un mostro sacro della letteratura e del giornalismo, oltre che dal sapore hollywoodiano.
Sara Gay Forden è l’autrice del bestseller ‘The House of Gucci’, dal quale Ridley Scott ha tratto lo scorso anno il film con Lady Gaga, Al Pacino e altre superstar della celluloide ripercorrendo le vicende che nel 1995 portarono Patrizia Reggiani ad ordire l'omicidio del marito Maurizio Gucci, imprenditore e presidente della famosa casa di moda omonima.
La scrittrice ha entusiasmato i ragazzi raccontando come è nata l’idea del libro prima e del film dopo, rivelando anche alcuni curiosi retroscena. Ha parlato poi della sua attività di successo nell' industria fashion italiana. Ha quindi risposto a domande sulla sua attuale professione alla guida di una squadra per Bloomberg News che indaga sull’attività di lobby e sulle sfide affrontate dalle grandi multinazionali della tecnologia come Amazon, Facebook e Google.
Un incontro emozionante, dicevamo. Le parole di Sara Gay Forden lasciano trasparire la grande connessione culturale tra l’Italia e l’America, in evidenza nel film-saga dei Gucci grazie alla storia narrata nel libro e alla presenza di attori come Al Pacino, e Lady Gaga, che hanno le loro radici nel Belpaese.
Connessione culturale che gli studenti sarzanesi hanno avuto modo di apprendere proprio dalle fondamenta del progetto Italy-Usa. Il progetto – come noto - è stato ideato e realizzato dall’ente promotore Casa Italiana Language School di Washington DC, sotto la direzione di Paola Corneo, e coordinato da Simonetta Baldassari. Una sinergia tra il governo, l’Ambasciata, un’associazione non profit e tante persone che, spesso volontariamente, hanno reso possibile, le varie attività.
La scuola diretta da Generoso Cardinale ha curato l’iniziativa grazie al lavoro delle insegnanti Michela Chiappini, Alessandra Donno, Ilaria Casabianca, Manuela Maria Bernardini e dall’High School di Annapolis di Maria LaVerghetta. Un grazie è andato a tutti gli studenti che incontrandosi ogni mese in modalità virtuale, hanno avuto la possibilità di rafforzare legami, approfondire il dialogo reciproco ed ampliare le conoscenze culturali tra le due nazioni, oltre a rafforzare le competenze linguistiche di comunicazione e comprensione nelle due lingue.
A Washington, l’italiano e l’Italia si diffondono grazie al concorso tra le varie associazioni che, sotto l’ombrello di Casa Italiana, sono proiettate verso un futuro sempre più rosa - o piuttosto verde bianco e rosso!