Erano da poco passate le 16.30 di sabato, quando arrivava alla Centrale Operativa del Comando di Polizia Locale una richiesta di intervento per incidente stradale con lesioni, avvenuto poco prima nella Via Filzi nel quartiere di Pegazzano.
In pochi minuti una pattuglia di motociclisti raggiungeva il luogo del sinistro e, già all’atto dei primi rilievi, la dinamica appariva chiara: un furgone isotermico, alla cui guida si trovava lo stesso proprietario, un 50enne residente nelle Cinque Terre, mentre percorreva Via Filzi in salita diretto verso Biassa, nonostante si trovasse ad affrontare un tratto rettilineo, improvvisamente deviava tutto a sinistra sino a schiantarsi contro un’autovettura in sosta sul lato opposto della strada. L’urto era talmente forte che l’auto colpita veniva spinta indietro in salita per diversi metri, fino a quando non veniva fermata dallo spigolo del muro di cinta di un parcheggio.
I danni conseguenti al sinistro sono stati ingenti, soprattutto per il furgone che riportava la distruzione di tutta la parte anteriore sinistra ma, a riportare lesioni, per fortuna non gravi, è stata la passeggera dell’auto in sosta. Questo perché nell’auto, ancora parcheggiata, si trovavano il conducente e la donna pronti a partire.
Il conducente che aveva provocato il sinistro si presentava in palese stato di ubriachezza: sottoposto subito alle due prove con etilometro, veniva documentato che l’automobilista si era posto alla guida con un tasso alcolico di 2,15 g/l, quindi ben superiore al limite della fascia più grave di 1,50 g/l.
Per l’uomo le conseguenze, sia sul piano penale che su quello amministrativo, sono state pesanti: al termine dei rilievi e dei relativi atti, gli sono state contestate la guida pericolosa con perdita di controllo del veicolo, circolazione contromano e guida in stato di ebbrezza (denuncia penale con ammenda da 1.500,00 a 6.000,00 euro e arresto da sei mesi ad un anno più sospensione della patente di guida da uno a due anni), con pene raddoppiate per aver provocato incidente stradale.
Per tale aggravante, con la sentenza di condanna, il Giudice disporrà la revoca della patente di guida e la confisca dell’autoveicolo.
Nell’immediatezza il mezzo è stato sottoposto a sequestro e fermo amministrativo e la patente ritirata.