(G.d.S.) - Riceviamo dall’avvocato Massimiliano Bacillieri di Bologna la seguente precisazione relativa a un articolo uscito sul nostro giornale nei giorni scorsi. La pubblichiamo volentieri, come sempre in questi casi, con una piccola avvertenza all’avvocato: quanto da noi pubblicato è stato integralmente preso da un comunicato stampa redatto dal gruppo Carabinieri Forestale della Spezia. Dunque, consigliamo l’avvocato di rivolgere “ogni iniziativa a tutela dell’onorabilità della sua cliente” direttamente a loro.
Il sottoscritto Avvocato Massimiliano Bacillieri del Foro di Bologna, legale di fiducia della proprietaria dei cani di cui si narra nel Loro articolo pubblicato in data 6.05.2022, intende precisare quanto segue.
In primo luogo, quanto alla paventata vendita “in nero” dei cuccioli, si specifica che la mia assistita è titolare di impresa agricola specificamente abilitata alla vendita di animali vivi e iscritta alla Camera di Commercio della Spezia. Del tutto infondata, quindi, l’affermazione secondo cui la stessa non abbia mai aperto una partita I.V.A.. Risulta conseguentemente errata la ricostruzione del presunto schema di vendita dei cani, che nei numeri viene comunque tendenziosamente ingigantito non tenendo conto degli animali tenuti solo a scopo d’affezione, di quelli ceduti a titolo gratuito, di quelli impiegati in progetti di pet therapy e di quelli negli anni deceduti.
In secondo luogo, nell’articolo si allude a una ristretta quota di cani provenienti dall’estero, ma manca qualsiasi riferimento alla circostanza per cui gli stessi sono esemplari adulti acquistati dalla proprietaria a scopo d’affezione e tenuti come animali da compagnia. Prova ne sia il fatto che durante il sopralluogo sono stati rinvenuti in casa e non conteggiati come riproduttori.
Si comunica infine che l'accertamento effettuato non ha evidenziato né carenze né irregolarità in merito alle modalità di detenzione degli animali presenti e al livello di benessere animale garantito.
Per quanto sopra la mia assistita chiede pertanto la rettifica dell’articolo pubblicato, preannunciando che sarà assunta ogni iniziativa a tutela della onorabilità della stessa e degli altri soggetti ingiustamente coinvolti nella vicenda.