Mancano ormai pochi giorni al quarto anniversario di quel 30 aprile 2018 quando i capi ancora presenti presso l'Azienda Agricola di Marinella vennero portati via da quel territorio, che stretto tra il Mare Ligure e la Foce del Magra, ha fornito latte a diverse generazioni di liguri e di toscani tra un secolo e l'altro.
Vani sono stati i tentativi nel corso dei decenni passati di rimettere in sesto i conti dell'azienda o di prospettare per quella zona un futuro diametralmente diverso e la conseguenza non poteva essere nient'altro che abbandono e degrado.
La svolta potrebbe essere arrivata grazie all'interesse di un importante imprenditore del settore oleario che intende investire nell'area un ingente capitale in grado di andare a realizzare un oliveto che raggiungerà una estensione di quasi 100 ettari (densità di 600/700 piante/ettaro) piantando non solo la varietà taggiasca ma anche quelle del patrimonio genetico ligure.
Saranno inoltre adottate particolari metodologie e strumentazioni all'avanguardia in modo da ottenere non solo un polo di produttività ma anche di salvaguardia delle risorse paesaggistiche e ambientali presenti nella zona.
Il Comune di Sarzana vede di buon occhio l'iniziativa dell'oliveto che può essere la chiusura del cerchio per il recupero di Marinella dopo l'impegno della Giunta sarzanese con la risoluzione di annosi problemi tra cui l'ex-Colonia Olivetti (venduta al gruppo Bulgarella per un resort di lusso) ed il progetto "Programmi Innovativi per la Qualità dell'Abitare" riguardante il rilancio del Borgo storico.
Palazzo Roderio ha comunque voluto formalizzare una convenzione con Marinella SpA per mettere nero su bianco la possibilità per tutti i cittadini di poter accedere all'area anche quando essa sarà venduta.
Il percorso a margine ed all'interno della piantagione avrà orari di accesso con conseguente chiusura notturna a garanzia della sicurezza dell'intero comprensorio.
Questo consentirà inoltre di chiudere definitivamente la questione relativa al ponte "Portus Lunae" con percorsi pedonali che garantiranno la possibilità di raggiungere le rovine romane dal Litorale passando per il Borgo storico ed il nuovo parco olivicolo in un contesto che - ricorda il Comune di Sarzana - rappresenta la prima visione turistica in assoluto di Marinella.
"Marinella non è più terra di degrado e abbandono, ma di opportunità e investimenti – dichiara il sindaco Cristina Ponzanelli – come dimostrano i fatti, oltre qualsiasi parola.
La riqualificazione della Colonia Olivetti, il recupero del Borgo e della tradizione agricola della tenuta rientrano in un'unica visione di Marinella, che guarda a un futuro di sviluppo e insieme di rispetto della nostra storia.
Parliamo di circa cinquanta milioni di investimenti tra pubblico e privato, che dopo decenni di abbandoni rilanciano il futuro del nostro litorale. Per la tenuta abbiamo imposto la sottoscrizione di questa convenzione, che garantirà per sempre ai sarzanesi e non solo di poter vivere il suo paesaggio, la sua straordinaria bellezza e il nuovo parco olivicolo ogni giorno.
Dal latte versato e abbandonato al nuovo olio di Marinella, siamo orgogliosi che uno tra i più grandi imprenditori della Liguria guardi a Sarzana per investire e di poter trovare presto negli scaffali alimentari i frutti della nostra terra. Recuperiamo la nostra storia, un pezzo alla volta."
