Questa mattina la Giunta Peracchini, su proposta dell'Assessore alla Toponomastica Maria Grazia Frijia ha deliberato l'intitolazione "Piazzale Milite Ignoto", dell'area antistante l'accesso al Parco della Rimembranza, compresa fra via San Francesco d'Assisi e l'Anfiteatro Giuseppe Caselli.
"Nel pomeriggio del nostro Santo Patrono, per San Giuseppe, inaugureremo il Parco della Rimembranza - dichiara il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - rimandata la tradizionale fiera ad aprile in ottemperanza con le misure anticovid e in attesa della cessazione dello stato di emergenza del 31 marzo, abbiamo comunque deciso di dare un segnale, anche laico, a tutta la cittadinanza, per il 19 marzo inaugurando la riqualificazione del Parco e il suo inserimento nel progetto "La Spezia Forte" affinché uno dei luoghi più amati dagli spezzini diventi anche un unicum nel percorso con il Parco delle Mura e un volano turistico che proponga la storia e l'identità della nostra Città. In quell'occasione, sarà anche inaugurata l'intitolazione "piazzale Milite Ignoto" dell'area antistante l'accesso al parco compresa fra l'anfiteatro Giuseppe Caselli e via San Francesco d'Assisi"
"Nel 2021 sono stati commemorati i 100 Anni del Milite Ignoto – dichiara l'Assessore Maria Grazia Frijia- La nostra Città ha reso omaggio a un figlio d'Italia, uno tra i tanti, tantissimi che diedero la vita per garantire un futuro alla nostra amata Nazione. Eternamente grati a chi sacrificò la vita per l'Italia con questa iniziativa l'Amministrazione comunale vuole continuare a rendere omaggio a quegli italiani ed alle loro famiglie che persero i loro cari in quella guerra. Oggi più che mai, vista la situazione internazionale che stiamo vivendo con la guerra in Ucraina, simbolicamente questa iniziativa vuole simboleggiare quanto ogni guerra sia terribile ed orribile"
Con questa definizione si intendono i militari morti in guerra i cui corpi non sono mai stati identificati. Dopo la Prima guerra mondiale in numerosi Paesi che parteciparono al conflitto iniziarono a essere eretti monumenti dedicati al Milite Ignoto, con sepolture simboliche che rappresentavano tutti i caduti senza identità.
Nel 1921, dopo una lunga discussione, in Italia si decise che la salma sarebbe stata tumulata al Vittoriano, l'Altare della Patria.
Vennero scelte da una commissione 11 salme di soldati morti in diversi luoghi del fronte della Grande Guerra.
Le bare furono radunate ad Aquileia il 28 ottobre.
La signora Maria Maddalena Blasizza in Bergamas, di Gradisca d'Isonzo, madre di un caduto il cui corpo non venne mai riconosciuto, ebbe il compito di scegliere tra le 11 bare quale sarebbe diventata quella del Milite Ignoto.
La bara fu inserita in una cassa in legno di quercia e collocata su
un treno ferroviario speciale, che partì il 29 ottobre verso Roma.
Fu un viaggio solenne, con ali di folla che ne salutarono il passaggio con commozione. Le fermate furono 13 e il 2 novembre il convoglio arrivò nella Capitale, accolto anche dal re e dalla famiglia reale.
Il 4 novembre 1921, terzo anniversario della fine della guerra, la bara venne sepolta all'Altare della Patria, in una tomba realizzata ai piedi della dea Roma, alla presenza del sovrano Vittorio Emanuele III e delle più alte
cariche dello Stato, insieme a madri e di vedove di caduti, rappresentanze di grandi mutilati, associazioni e di ex combattenti.
La tomba del Milite Ignoto rappresenta simbolicamente tutti i caduti e i dispersi in guerra italiani.
È sempre sorvegliata da due militari (posizionati alle estremità della tomba) appartenenti alle diverse forze armate italiane che si alternano nel servizio. Il Milite Ignoto è il luogo simbolo di cerimonie ufficiali che si svolgono annualmente in occasione di festività civili durante le quali il Presidente
della Repubblica e le massime cariche dello Stato rendono omaggio al monumento con la deposizione di una corona d'alloro.
È anche prassi che i capi di Stato stranieri in visita ufficiale in Italia rendano omaggio al Milite Ignoto.
Al momento il Presidente della Repubblica si reca all'Altare della Patria in tre diverse occasioni durante l'anno: il 25 aprile (anniversario della liberazione nazi-fascista), Festa della Repubblica (il 2 giugno) e nella Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate (il 4 novembre).