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La proposta del Golfo dei Poeti come "Golfo dell'Idrogeno" per un futuro verde In evidenza

di Anna Mori e Giacomo Cavanna - Un workshop ricco di interventi d'alto profilo per pensare ad un Golfo dei Poeti più verde ed innovativo

 

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale sono una minaccia enorme per l'Unione europea e per il mondo. Per superare queste sfide, l'UE ha adottato il Green Deal, la nuova strategia di crescita che trasformerà l'Europa in un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Il Green Deal europeo punta a rendere l'Europa climaticamente neutrale entro il 2050, rilanciare l'economia grazie alla tecnologia verde, creare industrie e trasporti sostenibili e ridurre l'inquinamento. Trasformare le sfide climatiche e ambientali in opportunità renderà la transizione giusta e inclusiva per tutti.

Ed è proprio in quest'ottica che è stato organizzato questa mattina dal Distretto Ligure delle Tecnologie Marine e da Ticass – Tecnologie innovative per il controllo ambientale e lo sviluppo sostenibile l'evento "Green Hydrogen Gulf – Idrogeno verde: esperienze, opportunità e progetti".
Aziende, Università e Centri di Ricerca si sono confrontati sul tema dell'idrogeno quale possibile risorsa verso un'economia a emissioni zero e la rivoluzione verde tanto auspicata. Diverse le direzioni in cui si sta muovendo la ricerca tecnologica.

Mario Sommariva, Presidente dell'Autorità Portuale, ha affermato: "L'autorità portuale è felice di collaborare con il DLTM in questo workshop e questo incontro fa un focus diretto su questi argomenti attendendo con ansia i contributi. L'Autorità sarà al vostro fianco per continuare questa strategia che ritengo ormai obbligata. Abbiamo fatto da poco un incontro con il ministro Giovannini ed il piglio che ha avuto nei confronti di noi presidenti delle autorità portuali è stato molto deciso e forte. Siamo in un clima estremamente positivo e del quale vogliamo essere partecipi."

Lorenzo Forcieri, Presidente del DLTM, ha introdotto il workshop: "credo che la discussione che è in atto è sul come raggiungere gli obiettivi fissati. Abbiamo fissato cosa fare e quando farlo ma la discussione più importante è come farlo e quali sono i costi per raggiungere questi obiettivi per trasformare questa transizione verso un nuovo modello di energia in una opportunità. Senza un coinvolgimento dei soggetti produttori il risultato non potrà essere raggiunto facilmente. L'idrogeno è uno dei temi più attuali trattati come possibile protagonista di questo processo di transizione. Abbiamo inteso proporre un territorio, come il Golfo della Spezia, che ha un insieme che può essere preso ad esempio e modello per sperimentare delle iniziative per un "golfo dell'idrogeno".

La Presidente del Distretto TICASS (Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile), Dott.ssa Elisabetta Arato, che ha fattivamente collaborato all'organizzazione del workshop ha spiegato che: "la tematica si inserisce nell'ambito di accelerazione del processo di decarbonizzazione. Il tema dell'idrogeno riveste molti aspetti dalla produzione al trasporto all'utilizzo finale."

Il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, ha sottolineato sul tema idrogeno che: "ne sentiamo parlare sui giornali e sui media ma ora è il momento di agire. Il nostro sistema dipende dalle politiche energetiche e la sfida dell'idrogeno verde deve essere vinta per abbattere i costi. È fondamentale iniziare questa sfida il prima possibile per il futuro delle nuove generazioni e la qualità della vita. La politica energetica è prioritaria e dobbiamo sentirci responsabili per questo obiettivo."

Il Vice Presidente della Camera di Commercio Riviera della Liguria , Davide Mazzola, ha affermato: "la nostra camera di commercio è molto interessata a questo progetto e La Spezia è per noi fondamentale per l'economia del mare. È un momento storico fondamentale ed abbiamo una responsabilità come amministratori pubblici e non è il momento di perdere tempo. Abbiamo una congiuntura astrale unica tra cui la possibilità di riqualificazione dell'area occupata dalla centrale elettrica della Spezia."

Paolo Bertini, Vice Presidente Confindustria La Spezia, ha fatto riferimento ai fondi del PNRR: "il futuro passa dall'idrogeno ed è importante che ci sia comunanza nella visione con tanti rappresentanti. Perdere questa occasione vuol dire rimanere indietro e non trarre vantaggio di questa condizione che abbiamo la momento ed i soldi del PNRR non riusciremo a metterli a frutto sul territorio.

Nicola Carozza, Confartigianato La Spezia, ha rimarcato che: "la transizione ecologica non può avvenire senza un coinvolgimento delle piccole e medie imprese ed e necessario legare la transizione a poccino lo nuovi scenari nel nostro territorio.

Davide Mazzola, Presidente della CNA, spezzina, ha sottolineato : "dobbiamo creare le premesse affinché questo possa avvenire e anche noi come CNA ci siamo mossi in tal senso e possiamo dare il nostro convinto sostegno a questa iniziativa."

Di seguito sono riportati alcuni degli interventi più significativi con la presenza di aziende leader non solo a livello italiano nei propri settori ma addirittura a livello europeo o mondiale.

AdSP – E' fondamentale accelerare il percorso di transizione energetica e favorire la decarbonizzazione, attraverso progetti basati sulla sostenibilità con un focus particolare sulla progettualità green nella zona portuale basata su elettrificazione, rinnovabili e idrogeno verde per arrivare ad una mobilità sostenibile nel golfo spezzino.

ENEL GREEN POWER – L'idrogeno verde è il complemento perfetto dell'elettrificazione per decarbonizzare quei settori in cui l'elettrificazione con le rinnovabili non è fattibile o economicamente sostenibile. La sfida principale ad oggi riguarda la riduzione dei costi dell'idrogeno verde ma si pensa sarà l'opzione più economica già entro il 2030, se gli sforzi di aziende e istituzioni saranno concentrati in questa direzione.

FINCANTIERI - Il Gruppo ha avviato numerose iniziative finalizzate a contribuire, al processo di decarbonizzazione e alla sostenibilità ambientale. Tra le numerose iniziative la ZEUS (Zero Emission Ultimate Ship), un'imbarcazione all'avanguardia dotata di un impianto di generazione di potenza che comprende anche le celle a combustibile, rappresenta senza dubbio uno dei progetti pilota di più ampio respiro dal punto di vista tecnologico.

SNAM - L'idrogeno è il combustibile del futuro, ma anche una realtà del presente, perché la rete Snam è già pronta a trasportare una miscela di gas e idrogeno che potrebbe dare nuovo slancio agli obiettivi di sostenibilità.

SAN LORENZO - Le emissioni legate al settore della nautica non sono molto elevate, tuttavia è necessario lavorare per portare a zero anche quei valori. L'idrogeno è una delle strade possibili, una soluzione interessante per ridurre sia le emissioni degli yacht durante l'utilizzo che per la decarbonizzazione delle attività di cantiere. Occorre muoversi con i Partner giusti pensando che quello che ora non è possibile realizzare potrà esserlo in futuro. Nel breve e medio termine si pensa che l'idrogeno potrà trovare un utilizzo per la produzione di energia elettrica destinata alle utenze di bordo o alla propulsione ibrida.

ANSALDO - E' impegnata dal 1990 in numerosi progetti legati all'idrogeno. La transizione energetica è un processo complesso che è necessario capire fino in fondo. E' fondamentale fare sistema tra i vari Stakeholders e arrivare così alla sostenibilità della transizione. La trasformazione va accompagnata e Ansaldo ha le competenze per sostenere una rete che dovrà abbandonare i fossili per le energie verdi con prodotti che prevedono già l'utilizzo di combustibili ad alta percentuale di idrogeno.

RINA – L'adozione dell'idrogeno in una filiera integrata può consentire benefici economici, il posizionamento in un ecosistema virtuoso, mantenere o incrementare il livello occupazionale. I porti giocano un ruolo centrale nella transizione in quanto possono diventare hub per il rifornimento per terra e mare e terminali di ricevimento dell'idrogeno.

ASG SUPERCONDUCTOR – I superconduttori evitano dispersioni di energia e conducono fino a mille volte in più rispetto ai fili di rame. Devono però essere utilizzati a basse temperature che possono essere ottenute con l'utilizzo dell'idrogeno. In questo modo si abbassano i costi del raffreddamento che sono un aspetto negativo dell'uso dei superconduttori.

ECOSPRAY – L'azienda produce combustibili rinnovabili (bio-LNG). In collaborazione con UNIGE sta realizzando il CAPLAB, un laboratorio il cui focus è sulle celle a carbonati fusi, reattori elettrochimici che convertono l'energia chimica dell'idrogeno in energia elettrica catturando CO2 evitando la dispersione.

MSC – L'impiego dell'idrogeno nel settore crocieristico potrà vedere un effettivo utilizzo solo dopo aver risolto alcune sfide: la sfida tecnologica in quanto attualmente non esistono fuel cells utili a garantire la potenza richiesta dalle navi da crociera estremamente energivore; problemi di bunkeraggio, dovrebbero essere disponibili stazioni di rifornimento sia fisse che su navi d'appoggio in modo da permettere un rifornimento capillare, i problemi di sicurezza: attualmente i requisiti di sicurezza relativi allo stoccaggio dell'LNG sono molto elevati, sono necessarie normative anche per regolamentare lo stoccaggio dell'idrogeno.

MARINA MILITARE – (Giampaolo Bono – Capitano di Fregata – Stato Maggiore 5° Reparto Sommergibili) Il costante processo di adeguamento della flotta navale e subacquea all'evoluzione degli scenari di impiego coinvolge ovviamente anche i sottomarini.. Grazie al progetto U212, 4 unità di sottomarini ad idrogeno sono già operative, le prime due già dal 2005-2007.

Al workshop hanno partecipato attivamente anche gli enti di ricerca che hanno fornito un contributo molto importante.

UNIGE - I lavori di ricerca si concentrano soprattutto presso la Scuola Politecnica e quella di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Sono attivi numerosi gruppi di ricerca che stanno lavorando sull'idrogeno applicato a sviluppo di materiali e processi per la produzione di idrogeno, design di sistemi per applicazioni marine e nel settore trasporti, produzione di idrogeno per via elettrochimica, celle elettrochimiche.

CNR – Anche il CNR presso il proprio SPIN Institute sta svolgendo ricerche nel campo dei superconduttori associati al trasporto dell'idrogeno liquido per ovviare ai problemi di raffreddamento con un abbattimento dei costi evitando dispersioni energetiche e andando nella direzione delle zero emissioni.

ENEA – Grazie al progetto H2Ports Enea sta implementando le celle a combustibile e le tecnologie a idrogeno nei porti. Sono in fase di realizzazione prototipi di mezzi per la movimentazione dei container a propulsione ibrida (celle a combustibile e batterie litio-ioni) direttamente trasformando mezzi tradizionali.

Un momento di alto valore scientifico e tecnologico il cui valore aggiunto è stato proprio la possibilità di condividere e di fare sistema con lo scopo di creare sempre più sinergie.

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