Giornata impegnativa quella di ieri per l’Ufficio Immigrazione della Questura che lo ha visto impegnato in due accompagnamenti nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, presso il C.P.R. Brunelleschi di Torino, di cui uno in un piena sincronia tra le varie forze di polizia.
Nel primo caso si è trattato di un 23enne cittadino dominicano che durante il periodo di affidamento in prova disposto dall’Autorità Giudiziaria, si è reso nuovamente protagonista del reato di rapina e pertanto è stato tratto in arresto da personale della Squadra Mobile. Scarcerato nella giornata di ieri, è stato preso in carico dall’Ufficio Immigrazione e successivamente accompagnato da parte di personale della Questura presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Torino.
Il secondo accompagnamento, riguarda invece un cittadino slovacco di 40 anni, che sabato era stato arrestato dalla Polizia Municipale poiché aveva violato il divieto di avvicinamento alla coniuge, imposto dal giudice in quanto la scorsa estate aveva procurato lesioni alla stessa con un arma da taglio.
L’uomo, già sottoposto alla misura dell’allontanamento dal territorio nazionale a cui non ha mai ottemperato, è stato assoggettato a giudizio per direttissima nella mattinata di ieri, nel corso della quale il giudice ha concesso il nulla osta per il suo accompagnamento presso un CPR.
L’ufficio immigrazione ha così potuto svolgere l’attività necessaria all’ottenimento di un posto presso il centro Brunelleschi di Torino dove, nelle prime ore del pomeriggio, l’uomo è stato accompagnato con l’ausilio di una pattuglia dell’Arma Carabinieri.