Si è svolta, in una cornice quasi primaverile, la trentaseiesima edizione del "Paghero d'oro", ovvero la tradizionale gara di pesca al paghero organizzata dalla Pro Loco delle Grazie che vede in sfida equipaggi storici che da un po' di tempo sono però insidiati da giovani promesse della pesca.
Ancora un grande successo per uno dei classici della pesca spezzina. La scorsa domenica, in una cornice meteo perfetta, la trentaseiesima edizione del "Paghero d'oro", in un ambito ancora vincolato dalle difficoltà della pandemia in corso, ha visto sfidarsi 14 equipaggi. Una competizione tradizionale, e per certi versi quasi "esclusiva", in tutti i suoi aspetti.
Questa gara di pesca al paghero, simbolo dalla Pro Loco delle Grazie, prevede una giornata di attività sulla distanza delle cinque ore in una zona vincolata, ovvero nel triangolo di mare tra Torre Scola, il Tino e Lerici. Alla fine la vittoria, per peso e numero di pesci pescati, con le due medaglie d'oro puro ed il premio "11° trofeo Renato Bianchi", è andata alla coppia composta da Paolo Gioviali e Piero Sigari, seconda è arrivata la coppia Marco Piccinini e Gaetano Alessi, mentre al terzo posto si sono piazzati Mauro Galletti e Francesco Canese. Alla coppia Piccinini-Alessi è anche andato il premio "9° trofeo Roberto Boesmi" per il paghero più grosso, ovvero un esemplare da 590 grammi. Premio speciale al piccolo Andrea Alberghini, il partecipante più giovane, 9 anni, che con il padre Federico si è piazzato a metà classifica.
Quindi poi, per tutti, uno spuntino conviviale a base prodotti tipici realizzato dal settore gastronomico dell'associazione, tra cui le acciughe salate frutto della scuola di salagione che ogni anno viene organizzata proprio alle Grazie dalla stessa Pro Loco. Alla sera cena di rito tra i partecipanti con secondo piatto a base di pagheri, ovviamente quelli pescati al mattino.