La ricorrenza cade in un periodo che purtroppo ancora una volta conferma tragicamente l'attualità di una problematica - quella degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali - che abbiamo il dovere di considerare fra le più grandi piaghe con cui il nostro Paese è chiamato a fare i conti. Lo testimoniano i dati, sia quelli relativi all'anno scorso sia quelli degli ultimi mesi, che ci pongono al cospetto di una strage silenziosa, che deve essere fermata.
Un bilancio ulteriormente aggravato dalla pandemia, che oltre ad interferire drammaticamente sugli ordinari percorsi di cura dei malati affetti da tutta una serie di patologie fra cui rientrano le stesse malattie professionali, ha introdotto nei luoghi di lavoro un nuovo fronte di rischio, aumentando il numero delle persone ammalatesi o morte nello svolgimento del proprio lavoro.
La prima indispensabile risposta dinanzi a questo scenario è quella di mantenere il massimo livello di guardia, ogni giorno e in tutti gli ambiti, avendo cura di tenere ben presente la pluralità di aspetti problematici che sottendono al tema generale della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori: l'aspetto dei processi informativi, educativi e formativi, quello dei controlli, quello dell'evoluzione del quadro normativo, quello della definizione ed applicazione dei protocolli, quello del miglioramento funzionale dei dispositivi al servizio di essi (e quindi il filone della ricerca tecnologica); quello delle prestazioni sanitarie, previdenziali e indennitarie; quello della ricerca medica impegnata a trovare nuovi rimedi agli effetti invalidanti e cronici delle più gravi fattispecie di infortunio e malattie contratte sul lavoro.
Ne potremmo citare altri ancora. Tutti aspetti essenziali e fra loro complementari, che reclamano, in modo contestuale, risposte adeguate, costanti e sempre più avanzate.
In questo contesto risulta evidente la vitale, essenziale importanza di un impegno quotidiano di tutti, con il massimo sforzo possibile da parte di tutte le istituzioni, che sono chiamate a produrre norme adeguate e a garantirne il rispetto mediante la vigilanza, l'informazione e la sensibilizzazione.
Il Consiglio Comunale della Spezia da tempo si è attivato per portare un proprio fattivo contributo in questa direzione, ad esempio con la decisione di svolgere annualmente una seduta straordinaria dedicata ad affrontare questo tema con i giovani delle scuole in occasione della ricorrenza del 28 aprile, che è la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e coincide anche con la Giornata delle vittime dell'amianto, altro argomento che tocca profondamente la nostra comunità, una delle più colpite a livello internazionale da questa piaga che ha rappresentato e rappresenta una fonte di costante pericolo sanitario per i lavoratori e per tutta la cittadinanza.
La cultura della sicurezza, da far crescere e diffondere nella nostra società a partire dai giovani, è uno dei pilastri e delle priorità di un'azione concreta non più rinviabile e che tutti attendiamo."
Il Presidente del Consiglio Comunale
Giulio Guerri