"È da poco iniziato il nuovo anno scolastico. Com’è consuetudine, desidero rivolgermi agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale del mondo della scuola", così il Vescovo Luigi Ernesto Palletti.
"Le difficoltà legate alla pandemia si fanno ancora sentire, anche se la situazione sembra essere molto ridimensionata. La riapertura delle scuole in presenza riveste un fattore di grande importanza. L’incontro, la relazione, il camminare insieme fanno parte del processo di crescita e di formazione della persona umana".
"È difficilmente pensabile un apprendere legato solo alle nozioni. Certo, esse sono fondamentali e devono essere trasmesse nella loro oggettività. La persona umana ha però bisogno di accoglierle integrandole con tutta una serie di altre esperienze, di confronto con gli altri, di coinvolgimento interiore. In tal modo la scuola manifesta appieno il suo potenziale educativo nel saper integrare tutto ciò. Essa si rivela pertanto come una struttura portante della società, elemento primario per guardare verso un futuro che sia realmente rispettoso di ogni uomo e di ogni donna. Il conoscere porta inoltre a prendere coscienza delle risorse che abbiamo a disposizione, ma con esse anche dei limiti che segnano la nostra esistenza".
"L’ambiente in cui viviamo ci interpella ogni giorno: inquinamento, violenza, tensioni... Nel contempo i segnali di bene non mancano, anche se fanno meno rumore. Penso al volontariato, alla solidarietà, alla vicinanza tra le generazioni. Viviamo nella consapevolezza delle potenzialità che la scienza e la tecnica pongono a nostra disposizione. Nel contempo però facciamo esperienza della nostra estrema fragilità, fisica, interiore e sociale. Dobbiamo lavorare insieme per consolidare ciò che di buono è presente in mezzo a noi, sapendo però che il rispetto della persona umana, il valore della vita umana, la compartecipazione alle responsabilità della vita della propria citta, del proprio paese, non si acquisiscono una volta per tutte ma devono essere curate, coltivate e alimentate ogni giorno, anzi ogni istante. Non è però sufficiente l’impegno, sia pur generoso, della singola persona".
"È necessaria un’azione culturale rinnovata, un nuovo umanesimo. Solo in una visione integrale dell’uomo, posto all’interno del creato, può ravvivarsi la speranza di un futuro dignitoso e rispettoso della persona e dell’ambiente che la circonda. In tutto ciò la dimensione del cammino educativo scolastico si manifesta come luogo privilegiato per accogliere, apprendere, condividere un sapere capace di formare e incrementare quella cultura di cui tutti abbiamo rinnovata necessità".
"Solo se l’uomo è posto al centro di ogni progetto, con la sua piena dignità e con il riconoscimento del valore della vita, si potrà sperare concretamente in un futuro migliore. Concludo, pertanto, ringraziando coloro che, a qualunque titolo, vivono e lavorano nel mondo della scuola, consapevole di quanto sia importante il loro impegno e la loro dedizione. A tutti e a ciascuno desidero porgere i migliori auguri affinché l’anno scolastico che è da poco iniziato porti frutti di crescita e rinnovata maturità, personale e sociale. Con viva cordialità".