A conclusione di un’indagine lampo, avviata dalla Squadra Mobile della Questura della Spezia a seguito di un tentativo di violenza sessuale avvenuto all’interno di un treno in sosta presso la Stazione Ferroviaria della Spezia Centrale, è stato tratto in arresto un ventottenne marocchino, nei confronti del quale sono emersi inequivocabili elementi di reità.
La notte del 6 settembre ultimo scorso, una turista francese di ventiquattro anni – dopo aver perso il treno diretto in altra regione, dove alloggia per le vacanze – decideva di attendere la partenza del primo treno utile, riposando su una panchina all’interno della Stazione Ferroviaria.
Verso le ore 2.00, veniva avvicinata da un giovane che aveva incontrato poco prima e che, traendola in inganno, le faceva credere che il treno fosse già pronto sul binario 4 e, dimostrandosi amichevole, si rendeva disponibile ad accompagnarla a bordo dello stesso dove avrebbe potuto riposare in attesa della partenza.
Saliti a bordo del convoglio, l’uomo cambiava improvvisamente atteggiamento, dapprima iniziando ad effettuare delle avances, prontamente respinte con fermezza, e successivamente tentando di abusare di lei.
La ragazza, dopo aver respinto l’aggressione, approfittando di un momento favorevole riusciva a darsi alla fuga, richiedendo l’aiuto di altri passeggeri presenti all’interno della Stazione, che allertavano il numero unico di emergenza “112”.
Personale della Squadra Volante, prontamente intervenuto sul posto, assisteva la vittima, raccogliendo i primi elementi che, sviluppati dal personale della Squadra Mobile, nel massimo dovuto riserbo, permettevano di identificare nel giro di poche ore l’autore del reato, e di acquisire pregnanti elementi probatori nei suoi confronti.
La ragazza, accompagnata presso il locale pronto soccorso, veniva medicata per una contusione al volto e, successivamente, accompagnata negli uffici della Squadra Mobile dove, con l’ausilio di un interprete del locale Ufficio Immigrazione, veniva raccolta la denuncia/querela ed acquisiti ulteriori importanti elementi per il prosieguo delle indagini.
Determinante, oltre alla testimonianza della vittima, è risultato il lavoro di analisi delle immagini delle telecamere di sicurezza dello scalo ferroviario, subito poste a disposizione dalla security di RFI con la collaborazione della Polfer spezzina, e la conoscenza del territorio da parte degli investigatori, i quali hanno in poche ore dato un nome all’autore del delitto. A quel punto è stato grande il sollievo della vittima che, in breve, ha potuto riconoscere lo straniero, confermando gli elementi elaborati dagli agenti.
La raccolta di un granitico quadro probatorio ha permesso ai Sostituti Procuratori della Repubblica dr.ssa Elisa Loris e Monica Burani di richiedere, nei confronti dell’indagato, l’applicazione della custodia cautelare in carcere, che veniva emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari dr. Fabrizio Garofalo, che concordava con le risultanze investigative emerse.
L’autore della violenta aggressione veniva rintracciato nella serata di sabato in via Fiume, dopo una serrata battuta di ricerca posta in essere da diversi equipaggi della Squadra Mobile coordinati dal dirigente dott. Lorenzo Mulas e dal vice dirigente dott. Alessandro Pescara Di Diana.
Il destinatario della misura, prontamente condotto presso la locale Casa Circondariale, è un soggetto pluripregiudicato, sottoposto per altri reati alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia della Spezia, tossicodipendente, già destinatario di misure di prevenzione emesse dal Questore della Spezia. Il procedimento d’ufficio volto alla sua definitiva espulsione dal TN e recentemente sospeso per sopravvenuti gravi problemi clinici del-lo straniero, sarà riavviato dall’Ufficio Immigrazione all’atto della sua futura scarcerazione.